Z U L U

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Norman Rubington, Test prammatico di eroismo

Stefano Sicignano eroe di Verde? “Tutto è già stato detto”, si schermisce l’autore di Z U L U, “l’importante è avere sempre un pubblico che non se lo ricorda”.
La copertina è di Norman Rubington.

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Finis Terrae 23: Marcia sommersa (Collettivo Montag)

Pubblichiamo un testo del Collettivo Montag (finalmente su Verde), scritto per la prima edizione del festival degli immaginari Finis Terrae, organizzato tra gli altri dal Pasto Nudo, che si è tenuto il 21 e il 22 ottobre 2023 al Trenta Formiche.
Marcia sommersa (Giacarta) è stato letto in occasione della Urban Trek, la passeggiata letteraria lungo il Mandrione, con anche Claudio Kulesko che ne ha detto qui.
Torneremo a parlarne. Grazie Montag!
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Pro Patria et Libertate

Optikos Stigmatos

Norman Rubington, “Optikos Stigmatos (variante enigmatica)”

Di questi undici inutili anni noiosi di Verde non rimarrà nulla, tutto sarà cenere meno Stefano Sicignano, l’unico lascito sensato della peggiore rivista su cui pubblicare escluse le altre.
Pro Patria et Libertate è il sesto racconto di una produzione che sadicamente, un episodio all’anno, potete leggere solo qui (e ci segnalano apocrifamente altrove: diffidate: le nostre fact-checker stanno avvisate: sospetta variante enigmatica).
Copertina di Norman Rubington.

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Jurodivye #18: Tutti morti (Mattei)

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Alberto Calce, A girl in the bathroom is mirrored

Jurodivye è una rubrica di racconti a cura di Andrea Zandomeneghi, che almanacca sulla radicalità eteroclita e di smarginamento: testi mistici, pornografici, aberranti, equivoci, deformi. Indulgendo alla psichedelia, all’irregolarità, al degrado erotico e mentale, alla pneumatologia, all’anfibologia, alla psiconautica, alla teratomorfia. 
Tutti morti è il quarto racconto per Verde di Francesca Mattei. L’ultimo lo avevamo pubblicato l’1 ottobre 2021 qui, era una riscrittura di questo racconto qui che poi sarebbe diventato questo romanzo qui (tre anni fa qui).
La copertina è di Alberto Calce.
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Bambinoni

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“Al mio Maestro”

Felici nei guai, Quara “forse ex” (sic) a Firenzerivista raccoglie prece per Verde, Frau “precedentemente“, D’Antuono smemicchia funebre, D’Angelo e Sabelli in un Altroquando che ci piace immaginare così. Non resta che Mosca, il Dottore che sogna il sogno e lo risignifica nell’enorme taccuino che ci ricorda chi siamo (“un pezzettino di storia artistica e creativa di un numero troppo grande di persone”).
Bambinoni, una comunità dove gli adulti vivono come bambini, per i più pigri una outtake di Chiromantica medica, è una pagina preziosa di smarginamento e vero degrado strano che solo qui, dal 2012, puoi leggere.
La copertina doveva essere questa.

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Attraversamento in curva con bambina

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Alberto Calce

“Per chi scrivo questo diario? Così come le storie instagram (che brutta espressione, che volgarità, direbbe Marcel Proust) hanno un lato pubblico, un destinatario che è generale (“Grande Altro” direbbe forse Lacan) e hanno poi un lato specifico, personale (sì, ogni storia instagram ha forse un destinatario individuale) così queste mie parole hanno al contempo un destinatario generale e uno individuale. Ma chi è allora il destinatario individuale di queste mie parole? Pierluca di Verde Rivista? Nicola Lagioia? Diana? Il mio terapeuta?”
Attraversamento in curva con bambina: il 21 settembre o giù di lì, come ogni anno da che si fa Verde, il diario di viaggio greco di Simone Lisi è una esclusiva che ogni anno allunga di un anno la vita di Verde (apparati iconografici per la prima volta inclusi) .
La copertina è di Alberto Calce. Alla domanda non siamo in grado di rispondere. Rovesciamo il conto alla prossima estate greca.

 

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Jurodivye #17: Il viaggio del Pellegrino e il segreto del Re (Sardo)

Jurodivye è una rubrica di racconti a cura di Andrea Zandomeneghi, che almanacca sulla radicalità eteroclita e di smarginamento: testi mistici, pornografici, aberranti, equivoci, deformi. Indulgendo alla psichedelia, all’irregolarità, al degrado erotico e mentale, alla pneumatologia, all’anfibologia, alla psiconautica, alla teratomorfia. Franco Sardo, già storico collaboratore di Verde, firma lo smarginamento numero diciassette dal titolo Il viaggio del Pellegrino e il segreto del Re.
La copertina è di etere____.

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Le belle speranze – Le infinite morti di Verde Rivista

Nota della redazione: Amichettismo? Uso personale della redazione? Infiltrazioni malgradolemoschiste? Mal d’amore? Che definizione dare a questo testo di Quaranta che ha scatenato risse e lacrime sin dall’istante in cui è stato depositato sulla nostra comune scrivania a maggio? Per ripicca, niente illustrazione ufficiale e la riserva di applicare refusi qua e là.

Nota di Quara: Senza Andrea Zandomeneghi e Pierluca D’Antuono questo testo sarebbe ancor di più un blob informe di suggestioni. Ci tengo a dire che per leggere le note basta cliccare sul numerino e poi ricliccare per tornare indietro. Ci tengo anche a dire che questi mesi senza “fare rivista” sono stati come essermi mozzato un arto inelegante e birichino, ma pur sempre un arto.

Nota della redazione: booooring.

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Nota della redazione: Amichettismo? Uso personale della redazione? Infiltrazioni malgradolemoschiste? Mal d’amore? Che definizione dare a questo testo di Quaranta che ha scatenato risse e lacrime sin dall’istante in cui è stato depositato sulla nostra comune scrivania a maggio? Per ripicca, niente illustrazione ufficiale e la riserva di applicare refusi qua e là.

Nota di Quara: Senza Andrea Zandomeneghi e Pierluca D’Antuono questo testo sarebbe ancor di più un blob informe di suggestioni. Ci tengo a dire che per leggere le note basta cliccare sul numerino e poi ricliccare per tornare indietro. Ci tengo anche a dire che questi mesi senza “fare rivista” sono stati come essermi mozzato un arto inelegante e birichino, ma pur sempre un arto.

Nota della redazione: booooring.

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