NOVO! PAZZESCO! ROMANO! #9 Brasilesss 3/3: Showdown at the House of Blue Leaves

C’è poco da dire: è tornato Er Felici e lo fa con l’ultima parte della saga del Brasiliano. Qui la prima e la seconda puntata. Lo capite da voi che non si scherza più un cazzo perché ci sono addirittura cinque opericchie di Pink Lodge in un solo racconto. Racconto a cui vi lasciamo immediatamente perché la formattazione ci ha tolto ogni capacità di articolare un editoriale all’altezza. Diremo solo che Stefano è uno dei motivi per cui una rivista come Verde non fa palestra per l’editoria tradizionale, ma cerca di sviluppare un proprio linguaggio per tiraje la gonna a questa editoria tradizionale e dirle “uè, allora?! ce la diamo una vegliata?” 

Brasiless e il NOVO! PAZZESCO! ROMANO! sono tuttalpiù la palestra per i lettori di domani. Eh eh eh. 

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NOVO! PAZZESCO! ROMANO! #8 Brasilesss 2/3: Storia dell’occhio

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Federica Sabelli

Raga oggi non si scherza un cazzo. Qui sempre Jimbo the stagista at the keyboard. Editoriale bello dritto senza orpelli per dirvi che oggi torna il NOVO! PAZZESCO! ROMANO!, la rubrica che sta maleducatamente ridefinendo i canoni della lit-web e rende francamente (ci sentiamo di dirlo) obsoleto ogni altro tipo di scrittura. Oggi in da house un abnorme Stefano Felici che ci droppa from the holidays la seconda puntata del Brasilesss: Storia dell’occhio (qui la prima puntata). Chi è Er Brasiliano?, I hear you ask. Be’ è “una figura iperpostdecostruzionist-moderna”, da non confondere con un cojone qualsiasi mi raccomando che questo ce se magna. La domanda è: può una riflessione che ha tutti i caratteri dell’operazione memetica usare una figura assurda come quella del Brasiliano per penetrare gli strati più torbidi della società moderna? Boh. L’illustrazione è realizzata appositamente di Federica Sabelli.

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NOVO! PAZZESCO! ROMANO! #6: Brasilesss 1/3: Tracing

Benedetti ragazzi, “il dado è tratto”, “il treno” di SCENICCHIA UNA SEGA #2 è “PRATICAMENTE” in partenza, avete ancora pochi giorni per fare il biglietto o pijarvela in saccoccia. Ieri abbiamo pubblicato sulla nostra pagina Facebook l’evento ufficiale del concorso (qua) che cambierà per sempre le sorti e le sembianze della litweb. Ancora ci chiedono: “Carissimi, cosa si vince?” Se l’intenzione vostra è partecipare per “vincere qualcosa”, be’ amici belli, alt, fermi, UE, non funziona così. A SuS#2 vogliamo soltanto persone disposte a fare la storia, a cui regaleremo *eventualmente* libri, una pubblicazione in un nostro cartaceo autoprodotto, gratuito e collettivizzato e la consacrazione all’interno delle scenicchie d’Italia.
Le giurie sono pronte: per la SCENICCHIA ROMANA abbiamo arruolato Emanuela Cocco, Stefano Felici, Alessandro Lolli e Alessio Mosca. La SCENICCHIA FIORENTINA schiererà Silvia Costantino, Simone Ghelli, Francesco Quatraro, Vanni Santoni e Andrea Zandomeneghi. La SCENICCHIA NAPOLETANA si difenderà con Federica Sabelli, Wojtek Edizioni, Alfredo Zucchi e un quarto nome che per il momento *non possiamo* annunciare (big surprise). Nella SCENICCHIA DI STRADA trepideranno Myss Sylvie Contoz, Dionisio Izzek, Jacopo Marocco e Valerio Martelli.
Il 30 aprile, nel giorno del settimo compleanno di Verde, annunceremo sulla nostra pagina Facebook i 16 racconti finalisti, quattro per ogni serata. Si comincia il 3 maggio alle ore 20. La scadenza per inviare i vostri capolavori è tra una settimana precisa, venerdì 26 aprile. Leggete bene il bando (qua) e segnatevi l’email scenicchiaunasega@gmail.com
È abbastanza chiaro?
Noi intanto continuiamo a fare rivista.
Non di sola SCENICCHIA si vive: l’8 giugno, il giorno dopo l’ultima serata di SUS#2, saremo a Firenze ospiti del festival “La città dei lettori”, giunto alla seconda edizione. La manifestazione, ideata e diretta da Gabriele Ametrano, è promossa dall’Associazione Culturale Wimbledon, con la collaborazione e il sostegno di Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron. Qui e qui trovate alcune info, qua la pagina Facebook ufficiale, qua il sito con il programma.
Veniamo all’inutile ma amato fardello del blogghino, che continuiamo nonostante tutto a aggiornare tre volte alla settimana.
“Ma i racconti non dovreste pubblicarli alle 9 di mattina”? No, ragazzi, noi non “dovremmo” proprio niente, facciamo da sempre come ci pare e se consentite continuiamo così, grazie. Sono le 18, e allora? Siamo in ritardo di nove ore, ma c’è una ragione precisa: oggi torniamo a pubblicare Stefano Felici, soltanto un anno fa la più eccitante “next big thing” della litweb, adesso raccontista di quarta fascia per la qualunque (so long, ragazze 😦 ).
Dopo una lunga pausa (di cui daremo conto prossimamente eh eh eh eh), la gramigna malefica si riaffaccia nei salotti buoni della litweb con “un racconto vero, autobiografico, sofferto, la cui gestazione è stata lunga e tribolata. Ben otto mesi di editing. Otto.” E intendiamoci: se organizzare un concorso letterario è praticamente un lavoro a tempo pieno, editare Felici è roba da codice penale.
L E T T E R A L M E N T E
NOVO! PAZZESCO! ROMANO!, il nostro spazio di schifo e altre storie impresentabili, è lieto di ospitare Brasilesss: Tracing, “la prima parte di una ipotetica trilogia sulla figura iperpostdecostruzionist-moderna che risponde al nome de Er Brasiliano.”
Non sapete chi è il brasiliano? Siete in ottima compagnia ragazzi, ma decisamente fuori dal tempo. Ripijatevi (qua).
Ieri intanto eravamo su Minima&Moralia: “C’è qualcosa che brucia, in città. A Roma. Nel quartiere Centocelle. Per essere ancora più precisi, in un luogo che vive solo di notte, illuminato di giallo ocra e rosso tuorlo, con tanti, troppi libri alle pareti che quasi strabordano, alcol a poppa e microfoni e leggii a prua: La Pecora Elettrica, si chiama il posto. È una nave che va a fuoco, ma proprio questo è l’intento. Abbasso le fredde navi fantasma”. E indovinate che motivetto risuona nell’aria? Il primo singolo dei LAUDA (non lo avete ancora ascoltato? E che diavolo aspettate, sta qua).
Il memicchio è al solito della Pink Lodge. La nostra loggia invece è verde, anzi, “Bierde es bierde”. 
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NOVO! PAZZESCO! ROMANO! #5: La ninfomane in VR

appassionati di sacrilegi, delitti, carnai

Claudia D’Angelo – Appassionati di sacrilegi, delitti, carnai

È sabato, un’ottima giornata per il NOVO! PAZZESCO! ROMANO!, schifo e altre storie impresentabili. Questa non è una rubrica mensile, è una festa pagana per Verde e oggi a officiare il rito c’è il nostro sacerdote preferito, il nostro autore più schifoso e impresentabile, Gomez Palazzo! L’autore ci ha messo in guardia, sui suoi racconti rivoltanti ma noi siamo in piena sindrome di Stoccolma e siamo in totale balia della sua sublime glossolalia. Oggi spezzeremo le reni alla Letteratura e alla lit-web tutta, A NOI! Romanamente vostri, La redazione.

Collage novo, pazzesco e romano di Claudia D’Angelo.

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NOVO! PAZZESCO! ROMANO! #4: La tana della Vipera #2

Ci scrivono: “Cari amici di Verde, dove posso leggere il racconto di Stefano Felici cor Brasiliano protagonista?” Carissimo, a che condizioni, piuttosto; le ha fissate direttamente l’autore qua. È abbastanza chiaro? Ce lo auguriamo. Sul dove: è uno scherzo, vero? Si avvicina il primo anniversario della crisi che quasi chiuse Verde. Cominciò tutto il 30 marzo scorso e non è ancora finita. Per festeggiare un anno vissuto polemicamente, stiamo preparando cose 🆎️normi, come usa dire adesso. Domani, salvo ritardi per cui vale la solita regola (non dobbiamo scuse a nessuno, benedetti ragazzi), sveleremo il nostro VERDE 4X4 VAN. Consiglio spassionato: rimanete in ascolto.
Il fascismo ci piace molto, ma per scherzo. È l’unica risposta che ci è venuta da dare all’ennesima letterina che ci ha fatto pensare. Rilassatevi ragazzi, non dovete stupirci per forza, non ci stupiamo più dal 2008. E naturalmente il racconto non lo abbiamo ancora letto, ci penserà il comitato di lettura.
A proposito di sagome: pensate di avere amici di penna un po’ weirdo? Ricredetevi. Vi presentiamo Geraldo Costamagna, l’uomo che sussurava (in latino) email “ammiccanti”. Ma voi conoscete già il Cyber-risorgimental-western-zuzzurellone, in un acronimo: CPS (Cyber-punk Siciliano) e in un titolo La tana della vipera. Questa è la seconda puntata in esclusiva per il NOVO! PAZZESCO! ROMANO!, il canone di schifo e altre storie impresentabili lanciato da Verde.
L’illustrazione è di Paolo Massagli (e questa vignetta è un po’ COS). Buon fine settimana persone, saluti a tutti e eterna riconoscenza a chi ci spiegherà chi è questo Brasiliano e perché siamo costretti a parlarne. E pure a chi smetterà di chiederci “Perché Verde”: sì, la risposta è scritta qua (“mai stato così vicino al mostro”).
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NOVO! PAZZESCO! ROMANO! #3: La fica nell’epoca della sua riproducibilità tecnica

Ci scrivono: “Cara redazione, Verde è morta, è giunto il momento di dirlo ad alta voce. Esistevate solo su Facebook, adesso neanche là vi si vede più… Lunga vita a Petra Giannini, morte ai ladri di sogni e di intenzioni!”
“Caro Capitano, no, non capisco. Dirò di più: non capisco né mi adeguo. Riprendo a seguirvi a gennaio solo in virtù della pazzesca serata dell’8 dicembre, ancora una volta mi avete fatto credere che in fondo un’altra possibilità ve la meritate, e cosa sono costretto a sorbirmi? Giorni di inutile gazzara sul Commissario che lascia ma forse no, e poi questa ridicola pagliacciata di “Ramses”, è uno scherzo, vero? Finalmente al comando della redazione ci sei tu, e per me che amo Verde dal primo giorno non poteva esserci notizia migliore, ma che ne dici di dare finalmente e da subito un taglio netto a tutte le inutili coglionate che tanto vi piacciono? Una sola cosa siete in grado di fare, e una sola cosa noi pubblico di Verde vogliamo da voi: Rivista.
Firmato un (per il momento) vostro lettore.”
“Gentile Basileus, può donarci una parola definitiva sul caso Giannini? Non le sembra il caso che la redazione prenda una posizione chiara e netta? Non vorrei un giorno dover pensare: “se le maldicenze girano e non vengono smentite, forse maldicenze non lo sono…”
“UE Commissa’, lo sai che fine ha fatto Ramses? COGLIONE”
“Devo essermi perso il post in cui annunciavate che Verde sarebbe diventata la Dov’è Wally dei non refusi. Così difficile fare rivista decentemente? Gli ultimi racconti pubblicati hanno una cura redazionale oscena”.
“Sono le 18:44 di venerdì 25 gennaio e non vedo ancora il racconto nuovo online. Verde esiste ancora o finalmente avete chiuso?”
“Felici resti un patetico pezzo di cane pazzo anche se non ti si sente più, saluti da Fiuggi eh eh eh”.
“Mosca miglior raccontista 2018 della Litweb? Eh seeee, come no, e io sono il Mago Silvan! Attenzione attenzione, incantesimo pazzesco, guarda come ti faccio sparire Verde dai segnalibri di Chrome… Puff! E niente più like sulla pagina! SIM SALA BIM! PATETICI COGLIONI”.
“Un po’ di sana attenzione alle tante e valide narratrici donne vogliamo darla o no? Ridicoli Incel pazzi”.

Sono solo alcune delle lettere arrivate negli ultimi giorni qui in redazione. Come al solito diamo spazio a ognuna delle vostre voci, senza commenti, nonostante ci sia più di una cosa da dire, chiarire, smentire. Ma Verde è così, prendere o lasciare ragazzi, siamo vecchi libertari di sinistra e no, non riusciamo proprio a cambiare.
Due puntualizzazioni però sono dovute: la redazione sta lavorando OFFLINE a un paio di bombette esplosive e pazzesche che detoneranno molto presto, la prima già nei prossimi giorni, l’altra a maggio (Luca Marinelli è al lavoro h24x7. Unica piccola anticipazione possibile: Ciro è un amico). Per realizzare cose pazzesche siamo costretti a uscire di sabato invece di venerdì? Sì. Problemi? Ce ne frega qualcosa delle lamentele millennials con cui sperate di ricattarci? Alt, ferma, stop ragazzi, non funziona proprio così. Non ci è mai interessato l’aspetto social del fare rivista, in questo senso restiamo antimodernisti vent’anni indietro e rimpiangiamo i what if mancati. Quanto al “caso Giannini“: 1) Non esiste alcun caso Giannini; 2) La redazione si riserva il diritto di lavorare sui testi in arrivo in piena libertà e autonomia, nel rispetto totale della volontà e della individualità delle nostre autrici e dei nostri autori. Tutto il resto sono chiacchiere da patetici nazitroll pazzi.
Tanto era dovuto. Veniamo a noi, adesso.

A NOI, sì, lo ripetiamo maiuscolo perché si capisca bene, a noialtri del NOVO! PAZZESCO! ROMANO!, una delle più belle invenzioni della Verde 2018, in piena continuità con la Verde 2019. Parole d’ordine del nuovo anno: schifo e altre storie impresentabili.
La riproducibilità nell’era della fica è il nuovo tassello indicibile che Gomez Palazzo ci ha regalato per registrare e testimoniare il Nuovo Strano Zeitgeist che da novembre abbiamo deciso di farvi annusare una volta al mese (inutile chiederci di aumentarne lo spazio, di più sarebbe uno spreco visto il pubblico che abbiamo).
L’illustrazione è ancora una volta di Laura Fortin, da All Melody.
Ciao, ci vediamo lunedì, domenica per chi è in chat. Come dite? Oggièsabatomanondovevateuscireieri? Benedetti ragazzi, ma allora non avete capito che facciamo il cazzo che ci pare, è abbastanza chiaro? Se non lo fosse, ciucciatevi pure La Nuova Carne Digos.

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NOVO PAZZESCO ROMANO #2: La tana della vipera #1

Nella periferia dell’Impero Toscano, a Roma e provincia, esiste una scuola romana di duri romani che fa cose pazzesche e noi abbiamo deciso di farveli conoscere con NOVO PAZZESCO ROMANO!
In questa seconda puntata pubblichiamo un racconto di Geraldo Costamagna, auto-proclamatosi inventore di un genere letterario, il cyber-risorgimental, una sorta di cyber-punk con elementi western e da romanzo zuzzurellone ma ambientato nel Risorgimento Italiano. Praticamente (un coglione? no, è un amico, più vicino di quanto pensiate): L’armata Brancaleone incontra l’Armata delle Tenebre. Geraldo dice di essere un venditore storico di stufe a pellet di Agrigento, appassionato di antichità, punk e stampe dell’Ottocento. Ama moltissimo sua moglie Isabella che chiama amorevolmente Isapulchra. Ha inventato il CSP: Cyberpunk Siciliano. Costamagna ci scrive mail spassose esclusivamente in latino in cui dice di apprezzare il nostro quid agis ma poi ci insulta citando Catullo, mostrandosi al corrente dei nostri studi professionali e tecnici (piastrellisti orfici, indirizzo elettro-dadaista, perlopiù) ma ignaro dell’esistenza di Google. Questa è la prima puntata de La tana della Vipera, la sua saga cyber-risorgimental, la prima della serie siciliana della carboneria del metallo di Palermo. Illustrazione come al solito PAZZESCA di Paolo Massagli che ringraziamo. Continua a leggere

NOVO PAZZESCO ROMANO #1: Tentacoli

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Demerzelev, Pasolini intervista Ungaretti #10

Chi siamo noi per dubitare che negli ultimi tempi l’interesse per la letteratura fantastica è aumentato vertiginosamente grazie a Luciano, Greg, Veronica, Violetta (Violetta <3), Andrea, Bit, in ultima istanza Vanni e Michele? Nessuno, e infatti oltre all’uso molto personale del materiale visionario soprannaturale insolito e deformante tipico del fantastico ammettiamo pure una risposta critica che ha dato più spazio al dibattito intorno agli sviluppi e alle possibilità di una letteratura che fa di quel materiale il suo pane quotidiano, insomma CMG, Er Di Vita e soprattutto ALCIDE (never forget ALCIDE).
In questo fertilissimo clima impazzito c’è l’impressione che le cose stiano diventando P A Z Z E S C H E e non poteva mancare una nuova rubrica di Verde che testimonierà di questo Nuovo Strano Zeitgeist. Ma non chiamatelo sottogenere, coglioni! Chiamatelo NOVO PAZZESCO ROMANO, da oggi una volta al mese sulla vostra rivista preferita. Perché nella periferia dell’Impero Toscano, a Roma e provincia, esiste una scuola romana di duri romani che fa cose pazzesche. Esempi? Sabato 24 novembre alla Pecora Elettrica e sabato 8 dicembre al Pigneto (praticamente un festival – teaser 1). Abbiamo pazientato abbastanza, ora basta. Qua non si scherza più un cazzo, ragazzi, facciamo sul serio e lo dimostreremo a chi resterà a leggerci. Genna o non Genna.
Gomez Palazzo scrive racconti porno e poi ci mette il postumanesimo per vendere. Come ci ha convinti a pubblicare il suo Tentacoli? Con due frasi. “Solo voi potete pubblicare questo schifo” e “vi ammorberò presto con altre storie impresentabili”.
Perché questo è il NOVO PAZZESCO ROMANO: schifo e altre storie impresentabili.
Ringraziamo romanamente Demerzelev per l’ultimo meme della serie pazzesca Pasolini intervista Ungaretti.
Oggi sabato fascista, Marinelli sarà in radio, domani blocco del traffico, lunedì torna La saga delle sagome.
Ubi maior, come dicevano quelli. A noi, come diciamo noi.
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