Tutti i contributi arrivati in redazione dal 1 dicembre 2020 pubblicati senza lettura, selezione, editing o revisione: INDIFFERENZIATA è il tasto reset de La Nuova Verdə. Alberto Liverani ci inviò il 24 dicembre 2020 Mememorfosi, con l’auspicio di trovarne pubblicazione nello spazio dove oggi finalmente lo potete leggere.
Illustrazione di Mona J. Wimbledon.
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INDIFFERENZIATA #7: Orda (Pietro Caviglia, 22/12/20)

Mona J. Wimbledon, “Il mio diario della luna”, collezione privata (2021)
Tutti i contributi arrivati in redazione dal 1 dicembre 2020 pubblicati senza lettura, selezione, editing o revisione: INDIFFERENZIATA è il tasto reset de La Nuova Verdə. Pietro Caviglia, Orda, 22 dicembre 2020.
Illustrazione di Mona J. Wimbledon.
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INDIFFERENZIATA #5: Una metamorfosi (Adriano Fischer, 19/12/20)

Mona J. Wimbledon, “The crucifixion of Tony Vena”, collezione privata (2020)
Tutti i contributi arrivati in redazione dal 1 dicembre 2020 pubblicati senza lettura, selezione, editing o revisione: INDIFFERENZIATA è il tasto reset de La Nuova Verdə. Adriano Fischer, Una metamorfosi, 19 dicembre 2020.
Illustrazione di Mona J. Wimbledon.
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INDIFFERENZIATA #4: Human after all (Andrea Cracco, 18/12/20)

Mona J. Wimbledon, “La mano ubbidisce all’acqua numero 2”, collezione privata (2020)
Tutti i contributi arrivati in redazione dal 1 dicembre 2020 pubblicati senza lettura, selezione, editing o revisione: INDIFFERENZIATA è il tasto reset de La Nuova Verdə. Andrea Cracco, Human After All, 18 dicembre 2020.
Illustrazione di Mona J. Wimbledon.
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INDIFFERENZIATA #3: Un altro canto di Natale (Giovanni Del Giudice, 14/12/2020)

Mona J. Wimbledon, “That” Tina, collezione privata (2020)
«Ogni volta che leggo qualcosa e mi chiedo: cosa è questa merda? La risposta è sempre la stessa: La Nuova Verdə».
Alice Spano intervistata da Andrea Donaera.
Cara è la fine, mia unica bolla. Dei segnali pervengono. Dei segnali permangono. La nostra influenza e la capacità di suggerire buone letture alternative a quelle di Malgrado le mosche sono nulle.
INDIFFERENZIATA è il tasto reset della nostra rivista. Quando le cose sembrano brutte sono anche pericolose. Chi ha capito ha capito.
Ancora prontə a esordire su rivista, campionə?
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INDIFFERENZIATA #2: Una luce al secondo piano (Gianni Somigli)

Mona J. Wimbledon, La mano ubbidisce all’acqua, collezione privata (2020)
Tutti i contributi arrivati in redazione dal 1 dicembre 2020 pubblicati senza lettura, selezione, editing o revisione: dopo approfondita e accesa discussione, prosegue INDIFFERENZIATA, la fine de La Nuova Verdə, il tasto reset della nostra rivista, la constatazione fatale che la nostra influenza e la capacità di suggerire buone letture alternative a quelle della bolla sono nulle.
Gianni Somigli, Una luce al secondo piano, 14 dicembre 2020. Illustrazione di Mona J. Wimbledon.
Ancora prontə a esordire su rivita, campionə?
Indifferenziata #1: Evanescence (Grazia Palmisano)
INDIFFERENZIATA è la nuova rubrica di “racconti inadulterati” che contiene tutti i contributi arrivati in redazione dal 1 dicembre 2020, pubblicati senza lettura, selezione, editing o revisione alcuna. Come Vomito ma fatto meglio. Facciamo parlare i testi, rispettiamoli. Il summenzionato lavoro di redazione non viene d’altronde percepito come necessario o importante, se non nella trita e ormai defunta visione dell’universo letterario che vuole le riviste come filtri (leggete “gatekeepers”) per “l’editoria che conticchia”. La “gente” dopotutto vuole pubblicare, bisogna accontentarla prima che si svegli una mattina e decida di fondare una rivista propria.
Annunciata a dicembre sulla nostra pagina Facebook (qui) e varata oggi nella migliore tradizione di casa del “quanno ce pare”, INDIFFERENZIATA è stata accolta in redazione e dal nostro pubblico come l’ennesima bottata di un percorso di studio e di ricerca impossibile da descrivere nella contingenza.
Era molto di più naturalmente, e ai sensi che non percepiscono il disegno di un esito perfetto e dalla coerenza affilatissima non indicheremo il modo in cui abbiamo ripetutamente modificato i connotati della bolla più sfigata del precariato cognitivo, peraltro inutilmente e per sempre, ma triggheriamo l’avvertimento della messa in posa del tasto reset della nostra rivista e della meccanica fuori dal dojo.
Assistentə civicə della cara editoria indipendente, state avvisatə: i giochi sono fatti e qua sono finiti.
Ancora prontə a esordire su rivita, campionə?
Dunque, oggi diamo il benvenuto a Grazia Palmisano con Evanescence. Nata a Martina Franca (TA) nel gennaio del ’67, trasferitasi a Torino nel ’91, a Corsico dal 2009. Scrive il primo racconto a 28 anni, poi più niente fino a 36, continuando a fasi alterne. Legge molta narrativa, parecchia saggistica. Le piace la musica, quasi tutta, ama scoprire in qualsiasi ambito. Irrequieta, scontenta, pigra, dinamica, suscettibile, permalosa, curiosa, intuitiva.
L’illustrazione è della piccola Mona J. Wimbledon che accompagnerà tutta la rubrica e i nostri venerdì futuri.