In difesa di noi stessi – Appello per la revisione del processo contro Cesare Battisti

Noi qua non difendiamo un uomo, ma un principio, quello dello Stato di Diritto. Difendendo le garanzie costituzionali di Cesare Battisti difendiamo noi stessi.
Noi non sappiamo se Battisti sia innocente o meno. Ma avendo seguito il suo caso sappiamo come sia stato segnato da una serie di distorsioni inaccettabili indegne di uno Stato che si professi democratico.

Vale la pena ricordare che Cesare Battisti è stato condannato in via definitiva all’ergastolo per due omicidi (e non quattro) in contumacia, nel pieno della fase di emergenza e di involuzione autoritaria dello Stato italiano.
Il pentitismo, la tortura, l’incentivo alla delazione, le accuse e i silenzi interessati e convenienti, l’aggravante delle finalità terroristiche e le pene raddoppiate, le responsabilità morali e “psichiche”, la sospensione delle garanzie processuali individuali e tutta la barbarie della legislazione di emergenza sono fatti di questa storia che danno ragione a chi, come noi, sostiene con convinzione che i processi e le condanne a Cesare Battisti (e non solo a lui: pensiamo a quello che sta succedendo a Bologna a Gilberto Cavallini) non possano essere considerati regolari. Lo diciamo chiaramente, senza infingimenti: nessuna emergenza, reale o no, può giustificare una deroga o un accantonamento, seppur temporaneo, dei principi fondamentali della Costituzione (la più bella del mondo, no?).

Inquieta la narrazione tossica costruita negli anni attorno al caso di un militante minore, uno delle decine di migliaia di coinvolti, processati e condannati nel quadro di una tragica e complessa stagione di lotte politiche che è finita da più di trent’anni.

Ci spaventa la rimozione sistematica e l’incapacità di fare i conti con la nostra storia.
Se non vivessimo nel tempo oscuro che ci è dato, chiederemmo a gran voce un’amnistia generale e generalizzata per tutti i reati politici degli anni di piombo, a rossi e neri, a tutte e a tutti, dalla prima compagna all’ultimo camerata ancora in carcere o in latitanza.

Ma questo è il tempo di un Ministro dell’Interno che esulta e rivendica una extraordinary rendition (di questo si tratta) e giura, bontà sua, che Cesare Battisti marcirà in galera, in totale spregio alle leggi, alla separazione dei poteri e al principio del valore rieducativo della pena.

Si vuole giustizia, mica vendetta, gridano quelli sui social. E allora che giustizia sia! Giustizia giusta, mossa da istanze riparatrici e non meramente retributive. Come già prevedeva un accordo con la Francia, si conceda subito a Cesare Battisti la revisione del processo e la garanzia di un trattamento giudiziario finalmente equo. Si dia immediatamente un taglio alla propaganda, alla canea, alla gogna e all’imbarbarimento, ai linciaggi catartici, all’esaltazione dell’ignoranza, ai minuti d’odio e all’accanimento mediatico contro un uomo che prima di essere trasformato in maniera grottesca nell’emblema del Male di una nazione, ha dimostrato negli ultimi trent’anni di sapere, potere e volere vivere nella legalità, da autodidatta del reinserimento sociale (anche grazie alla scrittura).

Il quadro è desolante, il conformismo è imperante. Sentiamo di dover prendere posizione senza paura e tifare a cuore aperto per l’ennesima causa persa, sconveniente e inopportuna. “Il nostro sdegno è di chi sente spegnersi la fiducia in una giustizia che non è più tale quando non può riconoscersi in essa la coscienza dei cittadini”.

Questo non vuole essere un gesto coraggioso, né una provocazione, ma un doveroso esercizio di libertà e di testimonianza.
Questo è un appello in difesa di Cesare Battisti e di noi stessi.
E se odiate Battisti perché non sapete nulla della sua storia o perché è un pessimo scrittore, siate egoisti.
Firmate per la revisione del suo processo, firmate per voi stessi.

Potete firmare cliccando qui, grazie.

Primi firmatari (in aggiornamento):

Pierluca D’Antuono, Andrea Frau, Francesco Quaranta, Rita Lipardi, Luca Marinelli, Simone Lisi, Gianluca Liguori, Simone Sauza, Francesco Follieri, Valeria Carlini, Francesco Simoncini, Andrea Ciardo, Alessandro Pintore, Francesco Spiedo, Keidi Jatro, Jacopo Locatelli, Michele Cosentino, Lorenzo Vargas, Agnese Porto, Adria Bonanno, Valerio Valentini, Emanuela Cocco, Gloria Baldoni, Francesco Santimone, Matilde Tomasini, Luca Tosi, Francesco Quatraro, Antonella Marotta, Luca Antonini, Fabio Massimo Franceschelli, Noemi Sala, Alaa Nasser, Agostina Bevilacqua, Anna Quatraro, Barbara Bernardini, Fjona Jatro, Valerio Marinelli, Lucio Antonio D’Antuono, Ferruccio Mazzanti, Simone Bachechi, Francesca Loupakis, Gina Russo, Francesco Musolino, Veronica Toniutti, Maria Cristina Comparato…

 

3 thoughts on “In difesa di noi stessi – Appello per la revisione del processo contro Cesare Battisti

  1. Sono già due mesi che Battisti ha confessato di assere autore o mandante di quattro omicidi e tre “gambizzazioni”. Forse sarebbe il caso di ritirare l’appello e scrivere un nuovo articolo alla luce di questi nuovi fatti, non vi pare?

    "Mi piace"

Lascia un commento