Ci scrive Simone Lisi: “Allego una poesia, non che io scriva poesie, sperando di far cosa gradita”. E gradita fu, sebbene si tratti – ci rendiamo conto? – di una poesia d’amore (L’amore, io credo, sia una cosa così). D’altronde è mercoledì, concediamoci anche questa (Accadde oggi: un anno fa Simone era per la prima volta con noi).
L’illustrazione-poesia è di DeadTamag0tchi (p o e t r y #0).
L’amore, io credo, sia una cosa così:
ci son due
che siano maschio e femmina è uguale
che siamo io e te, anche questo è uguale.
Vivono in questa casetta.
C’è un bagno
come spesso succede
C’è una doccia
C’è un rubinetto
Tutto normale.
Quando lei fa la doccia lui non apre mai l’acqua
del rubinetto
perché quando lui fa la doccia
lei l’apre,
mica per cattiveria, è solo che fa più cose di lui:
lei prepara la cena,
c’è una pentola d’acqua
da far bollire.
Per questo lui sa che se apri l’acqua del rubinetto,
dalla doccia esce sbilenca
per metà calda,
e per metà niente.
Allora
e qui sta il punto di tutto il discorso
lei non saprà mai, non c’è modo che lo scopra,
mai,
pure se dovessero abitare in eterno,
lei non sospetterà niente, neanche lontanamente:
perché quando lei fa la doccia
lui non apre mai l’acqua,
e quando lui fa la doccia
con l’acqua sbilenca,
poi non va mai da lei
a dirle niente.
E questo insomma sarebbe l’amore:
una cosa così:
una cosa di dire e non dire,
non penso una carineria
dico una cosa di dire e non dire.