17 omicidi rimasti irrisolti

hangin out with my demon

Claudia D’Angelo, Hangin out with my demon

Leggere tutto Works. Lo annunciavamo qua e abbiamo iniziato a farlo qua e qua. Proseguiremo ogni venerdì al Pasto Nudo fino all’ultima pagina. Ringraziamo chi c’era e rinnoviamo l’invito a chiunque voglia ascoltare o leggere con noi, si riprende venerdì 21 da pagina 67, capitolo otto (Ultimo giorno).
L’avvocato Caringella mancava da tanto e se non fosse stato per Trema chissà se lo avremmo ritrovato. Com’è e come non è, l’avvocato, peraltro finissimo palato musicale, ci rappresenterà nelle prossime patetiche temerarie pazze che la bolla esperirà contro di noi. 17 omicidi rimasti irrisolti è un testo playlist pazzesco altezza 2666 legal che ci vantiamo di poter pubblicare perché Bierde es Bierde, niente più calendari né uscite fisse, si droppano soltanto bombette eccezionali. Domani a esempio, 18 gennaio (e in attesa del 25 febbraio), noi siamo prontə, fate un salto da queste parti ché ne leggerete delle belle (eh eh eh eh).
La copertina è di Claudia D’Angelo.

« En toute honnêteté, il pourrait vraiment être considéré comme un garant
un état qui ne laisse pas à un meurtrier l’espoir de s’en sortir ?»
(Francois Labord, «Réflexions sur “Égalité et libertè” de N. Bobbio», L’Âge d’Homme, coll. «Dialectica», 2016)

  1. Non immaginavo facesse questo rumore

Non immaginavo facesse questo rumore.
La fine.
La mia ha quello delle foglie maltrattate dallo scirocco, e delle cicale. Il sole e l’aria mi arroventano il collo. Mi volto il necessario per mostrarmi meglio a chi mi punta la pistola contro e fargli vedere chi sta ammazzando veramente. 

Anno: 1977.
Luogo: Contrada Buitto, Barrafranca, Sicilia.
Vittima: Libero Savoca.
Assassini: Giovanni Campese (su mandato di don Giacomo Sella).
Aspetti legali: Campese e Sella indagati, procedimento chiuso con archiviazione ( entrambi difesi dall’avv. Samuele Riggi di Enna).
Colonna sonora: Strade Parallele, Giuni Russo & Franco Battiato 

  1. Il corpo riverso sul sedile

Il corpo riverso sul sedile, per metà ancora di proprietà della Chevrolet azzurra e per l’altra di un cespuglio giallo di calendule, gli sembrò un ponte tra il cielo e la terra. Restò a guardarlo tentando di imprimerne l’immagine nella memoria, nella speranza di non vederne svanire i contorni troppo presto. Il sangue abbeverava il terreno. Si avvicinò a uno degli alberi e allungò una mano. Il frutto era rosso e dolce, il sole caldo, la mente sgombra.

Anno: 2007.
Luogo: Carretera Oaxaca-Puerto Angel, Candelaria Loxicha, Messico.
Vittima: Jesus Prieto.
Assassino: Raymundo Mota Jimenez.
Aspetti legali: Mota Jimenez morto prima di qualsiasi indagine a suo carico; l’avvocato della famiglia Prieto, dello studio Guardado, Johnson & Tendillo di Oaxaca Juarez, ottenne comunque un risarcimento milionario a favore della sorella di Jesus, a carico dell’Estado Libre y Soberano de Oaxaca.
Colonna sonora: El desierto, Lhasa de Sela 

  1. Mai gli era sembrato

Mai gli era sembrato bello come in quel momento; ma solo perché non l’avrebbe visto mai più, finalmente. O purtroppo. Si sarebbe data una risposta, avrebbe scelto l’avverbio giusto, soltanto dopo. Lui guardava la notte fuori dalla finestra, il viso riflesso nel vetro.
Lo uccise di profilo.

Anno: 1958
Luogo: angolo tra la Fifth Avenue e la West 34th Street, Manhattan, New York.
Vittima: Leo Bartholomew
Assassina: Karen Gordon (Karen Bartholomew, da sposata).
Aspetti legali: assistita da Henry Bartholomew (fratello della vittima) avvocato associato dello studio Greenberg-Chambers-Pera Super Lawyers, Boston, Karen fu assolta in appello.
Colonna sonora: In A Moment Of Clarity, Barry Adamson  

  1. Non aveva mai avuto paura

Non aveva mai avuto paura come in quel momento. E non aveva mai associato la parola armonia al proprio corpo, al suo modo di muoversi, fino ad allora.
Correre, scappare con terrore e grazia, questo stava facendo. Lo sparo e l’asfalto non gli tolsero la sensazione che l’ingranaggio continuasse a funzionare perfettamente.

Anno: 2018.
Luogo: Iguana Way, Nassau, Bahamas.
Vittima: Ricardo St. Fleur.
Assassini: Logan Walace o Francois Jument (spararono quasi contemporaneamente).
Aspetti legali: l’avv. Marcelo Franco Letelier assunse pro bono e con successo (assoluzione in primo grado) la difesa di Hector “Dully” Brown, incongruamente l’unico imputato nel processo.
Colonna sonora: Battle scene, Grant Green  

  1. La nuova via di entrata

La nuova via di entrata e di uscita che il proiettile della pistola dello sconosciuto vestito di blu aveva prodotto nel suo corpo, distillava un rivolo scuro che offendeva la moquette color crema. C’era un corridoio troppo lungo a separarlo dal telefono. Preferì allora restare in camera e strisciare fino allo specchio per salutarsi.

Anno: 1981.
Luogo: Hotel Siberija, Mosca, URSS.
Vittima: Pavel Aleksandrovic Akimov.
Assassina: Petrovna (nome di battaglia di un’agente speciale del FAPSI), non meglio identificata.
Aspetti legali: caso seguito e archiviato dall’ufficio giuridico interno della Militia, comando di Kitaj-Gorod.
Colonna sonora: Moskva-Odessa, Vladimir Vysotsky 

  1. Aspettò che gli fosse a un passo

Aspettò che gli fosse a un passo prima di dare un senso alla mano in tasca e alla pistola che stava aspettando una carezza. Era da tanto tempo che Allison non gli cadeva tra le braccia.

Anno: 1990.
Luogo: Lemon Tree Inn, Pomona, California.
Vittima: Alison Benneteau.
Assassino: Benedict Wright.
Aspetti legali: 1° grado, avv. Jonathan Bradshaw, di Bradshaw & Lu in San Diego (ergastolo per Wright); appello, avv. Quentin Rocca con studio proprio a Cypress Park (assoluzione).
Colonna sonora: Blue Skies, Tom Waits  

  1. Nel suo verbale leggo:

«Nel suo verbale leggo: “Come un binario morto…” Che voleva dire tenente?»
«Che le gambe del “Fungo” avevano lasciato due rette perfettamente parallele di sangue, che portavano dritte in garage»

Anno: 1978.
Luogo: Redwood Street, San Diego, California.
Vittima: Jim Bob “Mushroom” McIntyre III.
Assassino: Bill “Saturday” Langhorne
Aspetti legali: è uno dei fascicoli “senza sbocchi” che il tenente Bednarick si è portato a casa per affrontare con più serenità la pensione.
Colonna sonora: Wade in the water, Ramsey Lewis 

  1. Alla fine gli chiese

Alla fine gli chiese di inginocchiarsi. In silenzio. Usò la pistola come una lingua, come un libro di invocazioni pagane. Non c’era rivalsa o prevaricazione, solo il desiderio di travestirsi da un dio e non perdonare.

Anno: 2020.
Luogo: Médina Coura, Bamako, Mali.
Vittima: Abasi Koumarè.
Assassina: Iruwa Sanogo.
Aspetti legali: l’apporto di Mahamadou Tamboura, assistente dell’avvocato Dissa, fu fondamentale per il proscioglimento: per smontare il movente Tamboura uccise il cugino della vittima e con lui l’unico collegamento agli atti di pedofilia consumati a danno della Sanogo nel 1992.
Colonna sonora: Asco, Ali Farka Touré 

  1. Isaac-Newton

“Isaac-Newton” furono le due parole con cui sigillò la spinta. Il ritmo spezzato di una ballata di Monk che gli singhiozzava in mente da quella mattina, gli permise di spalmare il nome e il cognome tra il terrazzo e il marciapiede che aspettava Dash 56 piani più sotto.

Anno: 2013.
Luogo: Bridge Street West, Manchester, UK.
Vittima: Dash Lovett.
Assassino: Nick Thorpe.
Aspetti legali: Thorpe, secondo molti il miglior barrister in circolazione dai tempi di Chapman Barber, sciolse positivamente i dubbi residui circa l’opportunità di assumere la difesa di se stesso quando fu certo che a presiedere la Corte sarebbe stato Lord Avnet, che gli doveva una fortuna a poker.
Colonna sonora: Ruby, My Dear, Thelonious Monk 

  1. Non lo so. L’amavo

«Non lo so. L’amavo perdutamente. Se ho sparato è per troppa felicità, forse».
«Ti aspetta la sedia adesso, Judith, lo sai».
«Mi aspetta il mare, sceriffo. Solo il mare. C’è quello per i naufraghi».

Anno: 2004.
Luogo: Scuba Beach, Aurora, Colorado.
Vittima: Kyle Kowalski.
Assassina: Judith La Salle.
Aspetti legali: la confessione di Judith non fu mai verbalizzata dallo sceriffo La Salle, suo padre; il collegio di avvocati del Centennial Counsel di Denver ottenne l’assoluzione all’udienza preliminare.
Colonna sonora: Sea of Heartbreak, Don Gibson 

  1. Guardarsi, tre soli minuti dopo

Guardarsi, tre soli minuti dopo riflessa in una vetrina e accorgersi che averlo ucciso le aveva impresso sul volto il sorriso inclemente delle grandi occasioni, la fece piangere come Allah comanda.

Anno: 2000.
Luogo: Ferdowsi Street,Tabriz, Iran.
Vittima: Nasim Abbas.
Assassina: Akhtar Shabani.
Aspetti legali: nessun processo, alibi di ferro (alla stessa ora del delitto, sua sorella in niqab, era passata a prendere la figlia di Akhtar e Nasim all’asilo, spacciandosi per la madre).
Colonna sonora: A Little More Line, Rosetta Hightower  

  1. E dire che così poco

E dire che così poco sapete di lui. Perché voi dovevate solo viverci.
Io invece che dovevo ammazzarlo e che l’ho fatto, a sangue freddo, a distanza, alle spalle, per denaro, tutto di quell’uomo ho dovuto scoprire. Lo so soltanto io di quanto lo odiava chi mi ha pagato. Di quanto fosse meschino e tenero a volte. Di quanto amasse il blu.

Anno: 1970.
Luogo: 555 California Street , San Francisco, California.
Vittima: David Skidmore.
Assassino: Andrew Robinson.
Aspetti legali: Robinson, mai accusato per l’omicidio Skidmore, fu condannato l’anno dopo alla sedia elettrica per il caso Skorpio (pena eseguita nell’84).
Colonna sonora: Look over your shoulder, Helen Shapiro 

  1. La vendetta, quasi al capolinea

La vendetta, quasi al capolinea, cedette alla pietà. Così decise di regalare a Jimmy un altro po’ di luce e accettò un ultimo ballo. Era certa che i sicari di sopra, gente puntuale come un solstizio, sarebbero stati comprensivi.

Anno: 1966.
Luogo: Carlton Hotel, Melbourne, Australia.
Vittima: Jimmy Kramer.
Assassini: Smorawinski e Fischmann (esecutori); Claire Galland (sposata Kramer, mandante).
Aspetti legali: la singolare contemporanea scoperta del passato nelle SS di Kramer con il grado di Hauptsturmführer, fece deviare le indagini sulla pista dei servizi israeliani; l’unico sbocco, alla fine, furono 2 minuti e mezzo in un brutto documentario della BBC su Simon Wiesenthal.
Colonna sonora: The Gift! (Recado Bossa Nova), Eydie Gorme 

  1. Si rallegrava di aver dimenticato

Si rallegrava di aver dimenticato le sue mani insanguinate e tutto il resto e di aver soffocato il ricordo. Quando però gli fecero notare per la prima volta il quasi impercettibile tremito che talvolta agitava la sua mano destra, decise di chiamarlo rimorso.

Anno: 2011.
Luogo: Pico de Jaragua, San Paolo, Brasile.
Vittima: Wanderley Santorsola.
Assassino: Boris Preguinho.
Aspetti legali: la casualità del gesto (una lite tra sconosciuti sulle politiche economiche di Lula) e la mancanza di qualsiasi relazione tra vittima e carnefice, hanno soffocato sul nascere qualsiasi tipo di indagine; Preguinho trascorre ogni anniversario del suo crimine a un tavolo della caffetteria di fronte al comando di polizia del distretto di Sacomã, nella speranza di trovare (o non trovare) il coraggio di costituirsi.
Colonna sonora: Reu confesso, Tim Maia

  1. Guardando passare

Guardando passare la vecchia Mercedes con la roulotte agganciata al carrello che lasciava il paese, nessuno capì che non si trattava semplicemente di zingari che spostavano la propria vita altrove, ma del carro funebre del “Valacco”, che all’interno, con un paio di forbici nel petto, ravvivava il rosso del linoleum consumato.

Anno: 1986.
Luogo: Sitno, Voivodato di Lublino, Polonia.
Vittima: Dragomir Ćurara.
Assassino: Tamas Wydra.
Aspetti legali: Tamas, rappresentato da Gudad Van der Veen, il più anziano del clan, dimostrò la propria innocenza davanti al kris riunito un mese dopo, a Varna.
Colonna sonora: Zrób coś z sobą, Edyta Geppert & Kroke

  1. Aveva le mani  

Aveva le mani ancora sporche di sangue. Ma lo odiava così tanto che il pensiero che potesse adesso trovarsi da qualche altra parte, in qualsiasi altra forma, per un istante gli fece desiderare di raggiungerlo al di là per ucciderlo di nuovo.

Anno: 1943.
Luogo: Guadalcanal, Isole Salomone.
Vittima: tenente Seitaru Ōta.
Assassino: fante Harada Yosuke.
Aspetti legali: il tribunale militare di Saitama giunse alla conclusione che in mancanza di testimoni, la crudeltà di Ōta estendeva i sospetti all’intera compagnia “XI Sapporo” (peraltro decimata a Tulagi) e che non c’era possibilità di individuare, neppure con approssimazione, il colpevole; si decise allora di comminare una pena simbolica, uno schiaffo ben assestato, a uno dei fanti superstiti: fu estratto a sorte un tale Kimura, che per il disonore fece seppuku subito dopo.
Colonna sonora:  Blues de Memphis, Minoru Muraoka 

  1. Piccola macchia di tenebra

Piccola macchia di tenebra, guidava il corteo come avrebbe fatto un condottiero senza più vessillo né speranze. Immaginava però, che a guardarla dall’alto la strada verso il cimitero gli sarebbe apparsa come il sentiero lastricato d’oro che portava a Oz. Avvelenare sua madre gli era sembrato l’unico modo per andare via da quel posto di morte.

Anno: 2007
Luogo: Lewarde, Pas de Calais, Francia
Vittima: Genevieve Lenglen
Assassino: Jean-Luc Guagnot.
Aspetti legali: il giovane Guagnot non fu mai incriminato; la nota malformazione della valvola mitrale della Lenglen, la venerazione di Jean-Luc per sua madre e la mancata disposizione di un’autopsia fecero optare per la morte naturale.
Colonna sonora: Beirut, The akara. 

N.d.R.

Qualsiasi riferimento a fatti realmente accaduti o a persone esistenti, è puramente casuale ancorché inopportuno.

Seppur frutto di invenzione o arbitrio, le indagini e i processi instaurati in seguito ai casi narrati (con la sola eccezione del caso n. 10) si sono svolti nel pieno rispetto delle Leggi vigenti, in ossequio alle (giuste o meno) regole, norme e garanzie sancite dai rispettivi ordinamenti giuridici. 

p.s.: Nessun avvocato è stato maltrattato durante la redazione del presente testo.

Avvocato Caringella

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