L’inizio del racconto

Ben svegliati giannizzeri della lit web! Noi siamo ancora un po’ doloranti (grazie a Christian R. e a tutta la Flakelf) ma felici di tornare a far rivista. Ehi, mancano undici giorni! I racconti per Scenicchia una sega #2 sono pronti? Non sarà solo un concorso letterario, sarà un evento incredibile, altro non vi aggiungiamo. Sappiate solo che dopo SuS 2 Verde non sarà più la stessa; la lit web stessa non sarà più la stessa. La parola stessa non sarà più la…vabbè, avete capito.

Oggi con noi Elena R. Marino, (The Author Formerly Known As Elena Marino), con un racconto che ci ha lasciato letteralmente senza parole (e sapete quanto per noi, amanti degli incisi pannelliani, sia cosa rara). Siamo sempre contenti e onorati di pubblicare i racconti di E. Marino, ma stavolta ci mancano davvero gli aggettivi. Per definirlo non bastano i pazzeschi, gli 🆎normi, gli SQUECK! e gli Squerez di tutto questo folle, folle mondo. L’illustrazione è di Sofia Mori.
Lunga vita ai Los Salvajes de Jorge Eladio Bolaño!

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Un regalo dai bambini

 

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Marzia Sicignano- Io, te e il mare (Mondadori, 2018), acquistabile nello store Mondadori, il nostro parco giochi.

Come sapete questo fine settimana siamo stati ospiti d’onore della kermesse Firenze Rivista, qui un assaggio fotografico della tavola rotonda più importante (Furio Colombo ha scattato la foto). Continuiamo tutti a stimarci reciprocamente come agenti letterari, scrittori, editori e faccendieri delle lettere, ma usciti dall’alveo delle professioni, delle vocazioni, delle missioni (sì, ci sentiamo in dovere di salvare la letteratura italiana, perché negarlo?), persistiamo a guardarci con sospetto come esseri umani. Chi scrive è un umile stagista, non avvezzo ai party, per cui ho poco altro da aggiungere 😦 Aspettiamo il ritorno della redazione per un resoconto più esauriente.

Il Mondadori del lunedì è un libro che parla d’amore (no, non abbiamo più vergogna delle nostre emozioni). Sì, perché Verde sa anche amare. L’epoca anaffettiva è finita; vogliamo correre, cadere e rialzarci, cantare a squarciagola Heidi sotto la pioggia, sbagliare, innamorarci, soffrire…in poche parole: vivere!
Abbiamo passato la vita a chiamare le blatte e le mosche “Vero Amore” un attimo prima di spiaccicarle ma, a furia di anelarla, di invocarla, la vita ci ha risposto in tutta la sua potenza. È successo: l’Amore ha smesso di visualizzare senza rispondere (ogni spunta blu era una pugnalata) e ha risposto così! No, non vogliamo ricontrollare al V.A.R., cari lettori post-umani; NO AL DEBUNKING DELL’AMORE!

Ma basta jet set letterario (che puzza di lit-web), continuiamo a fare Rivista!
Oggi torna su Verde un’autrice che ci piace molto: Elena Marino. Do you remember Imparare a ballare? E Quello che ti attraversa la mente? Un regalo dai bambini è una bellissima favola nera, tra I ragazzi del massacro e Il villaggio dei dannati. Buona lettura!

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QUELLO CHE TI ATTRAVERSA LA MENTE

Elena Marino si presenta così: “Ho fatto ricerca universitaria, collaborato a dizionari di greco, scritto un libro sulla metrica, alcuni articoli sul teatro, alcuni racconti e un’infinità di testi teatrali. Da tempo mi guadagno da vivere facendo teatro.” Elena ha un blog e di Quello ti attraversa la mente, il suo primo racconto per Verde, dice che è un quasi horror.
L’illustrazione, da Dark and Light, è di DaniPas.
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