LA PAZIENTE

Savino Ficco, Martha

Savino Ficco, Martha

Non è colpa mia se a un certo punto stavo male, dice La paziente di una struttura abitativa di contenimento mentale. Mani e piedi legati, come in un carcere, costretta a ingoiare medicine, il coltello dalla parte del manico ce lo avevano loro, altro che legge Basaglia!  Eppure, conclude nel finale di una ricognizione drammatica e beffarda, è stato bellissimo, mi è andata di lusso. Il perché lo scoprirete leggendo questo racconto inedito di Gianluca Garrapa (proprio lui, il signore dell’Ainechel): doveva finire su un numero del cartaceo quando ancora si pensava di continuare a fare il cartaceo, i tempi sono maturi per leggerlo oggi sul blog.
Illustrazione di
Savino Ficco (Martha).
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