Gioventù Etrusca #10: Nella direzione sbagliata

GIOVENTUETRUSCA

La guerra è finita

La Nuova Verdə torna in giro, a Roma, a Centocelle, sabato 5 giugno 2021 dalle 16 con la redazione e Emanuela Cocco per una giornata di letture e presentazioni in presenza francamente, è il caso di dirlo, pazzesche. Per chi si diletta con lo “scetticismo”:

Se siete di quellə che non si accontentano proprio mai, Ilaria Grasso leggerà suoi versi e Zanzu suonerà i denti di Pierpaolo Capovilla che evocheranno Majakóvskij.
L’evento con le informazioni che vi servono sta qua. Noi ci saremo, così speriamo di voi.
A noi: torna la Gioventù Etrusca, il modello sincretico de La Nuova Verdə in cui convergono le scenicchie già inconciliabili, confederate nella grande dodecapoli della Litweb: non un genere, né una tendenza, ma una dimensione di autrici e autori lazialə, toscanə, umbrə, campanə, dal gusto ellenico. Etruschə.
Simone Ghelli, non occorrono presentazioni, Nella direzione sbagliata e nella consapevolezza che la scrittura, online o in presenza che sia, non ha età.
La guerra è finita, leggete in pace.
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La vita moltiplicata: Vera (Todomodo Roma, 29/11/2019)

Questa sera alla libreria Todomodo presenteremo La vita moltiplicata (Miraggi Edizioni 2019, l’evento Facebook è qui), nell’ambito dell’operazione SIMONE GHELLI MIGLIOR RACCONTISTA D’ITALIA. Per leggere la raccolta telefonate allo 06 3107 9007 (Libreria Todomodo, Roma), allo 06 8865 9458 (Tomo Libreria Caffè, Roma), allo 081 18752142 (Wojtek Libreria, Pomigliano d’Arco), al 371 109 1099 (La Confraternita dell’Uva, Bologna), allo 055 239 9110 (Libreria Bistrò Todo Modo, Firenze) o a qualsiasi altra libreria indipendente che vi fregiate di salvaguardare nel giorno del Black Friday. Primo racconto da leggere: L’ultima vetrina. Lo sciopero di Nuova Edizione intanto continua, ne parla qua Matteo Scandolin di Inutile. Giovedì 5 dicembre 2019 SCENICCHIA UNA SEGA #4 PRATICAMENTE UN CARTACEO (l’evento è qui). E se vi state domandando perché di giovedì e non di venerdì o sabato la nostra risposta è: non ce ne frega un cazzo, chi non viene è un colluso con i fatti del 25 aprile 2019/6 novembre 2019.
Vera è un estratto pazzesco da La vita moltiplicata. Ci vediamo alle 18:30 in Via Bellegra 46, Centocelle, Roma (mappa). È abbastanza chiaro?

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L’ultimo muro di Arkanoid

Non risponde mai nessuno è il titolo della nuova raccolta del professor Simone Ghelli, appena uscita per i tipi di Miraggi Edizioni (qui un estratto, qui se vi è piaciuto, consigliato per leggere degli ottimi e preziosi racconti, e/o come fonte di ispirazione per scriverne di validi). È incredibile che siano trascorsi già cinque anni da Voi, onesti farabutti, ma che Simone manchi da Verde dai tempi del cartaceo (primo e ultimo numero, guarda un po’)? Pazzesco. Si rimedia con il brevissimo L’ultimo muro di Arkanoid, l’incipit di un romanzo distopico mai scritto, illustrato da Giuditta Bertoni.
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Vita, morte e visioni della monaca Elisabetta (Lista ombelicale libri 2017)

Carissimi,
bentrovati su Verde, l’unica cosa della Internet italiana a non rivendicare natura o finalità letterarie (da tempi non sospetti). E allora, dice, chi siete, che volete, che fate? Di certo non pettiniamo lit-bambole: entriamo nel quarto anno di blog, che con i tre precedenti di cartaceo fanno sette anni di in-vi-dia-bi-le vita editoriale. I numeri del 2017 parlano chiaro (parlano? Chiaro?): 48 autrici e autori hanno esordito su Verde; abbiamo pubblicato 128 contributi tra atti unici, poesie e racconti, di cui solo 20 molto brutti e 5 brutti (la proposta di Pierluca D’Antuono di svelarne i titoli è stata cassata dalla pavidissima redazione, quindi no, non chiedeteci quali sono o scrivete a pierlucadantuono@gmail.com); i racconti più letti dell’anno sono stati questo, questo, questo; i meno letti non sono usciti qui (ma qui, qui e qui). Ricorderemo il 2017 per una quasi scissione, il ritorno a Firenze, l’amara constatazione di avere più pretendenti che lettori, la meritata morte di una rubrica, l’inspiegabile nascita di una nuova, la presa di Bologna, il mancato ritorno al cartaceo, il ridimensionamento della redazione (adesso siamo in sei, dal 2015 ne abbiamo fatti fuori due all’anno, chi saranno i prossimi? Via al televoto), una nuova rivista in città e per una importante lezione: resistere è inutile, leggere subito i racconti che ci inviate pure, perché tanto li avete già mandati ad almeno altre due riviste online e vai di pubblicazione a blog unificati (ma si può?).
Propositi per il 2018: rallentare ulteriormente i tempi di lettura, e non vi lamentate perché questa non è letteratura e noi facciamo quel che possiamo, quel che non possiamo non facciamo (Alberto Manzi, do you know?).
E quel che abbiamo già fatto non rifacciamo: niente Oroscopo dunque, ma una Lista ombelicale dei tredici migliori libri che abbiamo letto nel 2017 (in ordine sparso), scritti – indovinate un po? – da redattori, collaboratori e amici di Verde:

Paolo Gamerro, Sbiadire, Augh! 2017;
Simone Ghelli, Non risponde mai nessuno, Miraggi edizioni 2017;
Sandro Battisti, Giovanni De Matteo (a cura di), Nuove Eterotopie – L’antologia definitiva del Connettivismo, Delos Digital 2017;
Lukha B. Kremo, I Nerogatti di Briganti, Trilogia degli Inframondi vol. 3, Delos Books, 2017;
In Fuga dalla Bocciofila, Fino all’ultimo Haiku, 2017;
Gabriele Merlini (a cura di), ODI. Quindici declinazioni di un sentimento, Effequ 2017;
Stefano Solventi, Nastri, Eretica Edizioni 2017;
Gianluca Garrapa, Un ronzio devastante e altre cose blu, 2017;
Franco Sardo, SuperDio, Blonk 2017;
Luca Piccolino, Antartide, Sacco 2017;
Francesca Fiorletta, Borges non è mai esistito, L’Erudita 2017;
Lorenzo Vargas, Una più del diavolo, Las Vegas Edizioni 2017.

Vita, morte e visioni della monaca Elisabetta lo ha scritto invece Andrea Frau, promosso stabilmente e con merito al lunedì. L’illustrazione è di Federica Consogno. Buon inizio di settimana amici, tornate a trovarci, noi stiamo sempre qua, vi aspettiamo.
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LE RITORSIONI. UN LONTANO VOLO

#1

Verde 1, giugno 2012 (In copertina: Govert Bidloo, Anatomia Hvmani Corporis, tavola 1. Colorazione elettonica: Elena Bortolini)

Le ritorsioni. Un lontano volo è un piccolo, breve, prezioso racconto di Simone Ghelli, apparso in Verde 1 (giugno 2012), il numero del nostro battesimo di stampa. Simone era in compagnia di Francesco Tentori, Stefano Di Marino, Alda Teodorani, Sergio Gilles Lacavalla, S.H. Palmer, Deny Everything Distro 2.0, Luca Carelli.

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LE INTERRUZIONI DELLE VITE ALTRUI

Verde 26, luglio 2014

Verde 26, luglio 2014 (In copertina: Officina Infernale, Lady Doom)

Simone Ghelli è scrittore e critico cinematografico. Nel dicembre del 2008 ha dato vita, insieme ad altri autori, al collettivo Scrittori precari. Dal 2009 al 2013 è stato caporedattore della rivista cinematografica Close up. Storie della visione. Ha fatto inoltre parte della redazione della rivista cinematografica Frame On Line e dei Quaderni del CSCI.
Ha pubblicato i romanzi L’albero in catene (NonSoloParole 2003), Voi onesti farabutti (Caratterimobili 2012) e la raccolta L’ora migliore e altri racconti (Il Foglio 2011, finalista Premio Arturo Loria 2011).
Su Lavoro Culturale si possono leggere una serie di suoi racconti brevi dedicati ai frammenti di biografia di uomini e donne che furono ricoverate al S. Niccolò, l’ex manicomio di Siena.
Le interruzioni delle vite altrui apre l’ultimo numero del cartaceo di Verde (estate 2014, copertina e illustrazioni di Officina Rumorosa, con Gianni Solla, Simone Ghelli, Alda Teodorani, Andrea Frau, Simone Lucciola, S.H. Palmer, Alessio Posar).

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LE MALATTIE DELLA VITE

Simon G. Helly è nato negli Stati Uniti, in una di quelle cittadine dai nomi improbabili, come Cumming in Georgia o Toad Suck in Arkansas.
All’età di diciotto anni si è trasferito in Italia per frequentare l’università di lettere e filosofia, dove si è laureato brillantemente con una tesi sul Liber Facetarium di Poggio Bracciolini.
Vive a Roma dal 2005. Nella capitale ha iniziato a scrivere i suoi primi racconti, molti dei quali pubblicati sulla ormai defunta rivista autoprodotta Rizoma e poi raccolti nel libro Teste bacate. Dal 2009 ha un romanzo nel cassetto che vorrebbe pubblicare col titolo Romanzo nel cassetto.
Con il racconto inedito
Le malattie della vite è per la prima volta su Verde.

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DOVE ERAVAMO RIMASTI?

Verde 26/27, luglio-agosto 2014 (Cover: Lady Doom, Officina Infernale)

Qui  (Copertina: Officina Infernale, Lady Doom)

Prima l’estate durava tre mesi, poi sono arrivati i monsoni. I tormentoni di stagione ispiravano i torbidi e insoluti casi di nera agostana e la polizia brancolava nel buio. Una ragazza di Tor Pignattara veniva ammazzata in Nicaragua: le sensitive del Gruppo Mondadori facevano le veci del Ris, ma la matassa non si sbrogliava finché non arrivava Massimo Lugli a dirci che Laura era stata strangolata durante un rito voodoo.

Sulle panchine divelte dei parchi abbandonati di periferia, lì dove una volta dalle cortecce dei lecci screpolati pendevano strani frutti a forma di insulina, le notti sfiorivano in fretta all’ascolto di chi difendeva la polizia di Genova, perché “la guerriglia è guerra e l’estintore è un’arma di offesa”. La new-wave italiana era morta anni prima, quando il Mostro di Firenze decise di farla finita: era settembre, Siberia era già uscito, Desaparecido no. Ci rimaneva soltanto il ricordo di un mercoledì da Liboni, delle lumache nere e delle telefonate anonime notturne che ci tenevano compagnia nei salottini sferzati dal vento e dai sospiri demoniaci dei nostri vicini di casa.
(Verde 26/27, luglio agosto 2014)

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