Benedetti ragazzi, adesso tocca a voi. Noi il concorso letterario dell’anno lo abbiamo lanciato ed è confermato che maggio sarà SCENICCHIA UNA SEGA #2 praticamente quattro serate di racconti pazzeschi a La Pecora Elettrica, Centocelle, Roma (qui il bando). Quand’è il 9 marzo e voi non avete ancora inviato i vostri capolavori però, non andiamo per niente d’accordo. E allora bando recap for dummies, che poi sareste voi: l’iscrizione al concorso è gratuita e può partecipare chiunque, anche Francesco Spiedo (che infatti ha già inviato), ma non i redattori di Verde. Tema libero (ma intersezionista), lunghezza massima 10 mila battute spazi inclusi, deadline, come dicono quelli, 26 aprile 2019. I racconti vanno inviati in doppia copia all’indirizzo scenicchiaunasega@gmail.com. I quattro finalisti saranno pubblicati gratuitamente su un cartaceo autoprodotto da Verde ad alta tiratura. Le autrici e gli autori vinceranno i libri del momento riconducibili ai milieu delle scenicchie, e la scenicchia che farà più punti conquisterà il primo Premio Scenicchia 2019. Il bando è qui: leggetelo tutto e per bene, e non ci provate, non ci sono editoriali da skippare.
Parliamoci chiaro, ragazzi: dopo l’affaire Nuova Carne e il Verde 4×4 Van, non è facile continuare a fare rivista serenamente. Con questa iniziativa noi ci giochiamo tutta la nostra credibilità residua (ed è pochissima, intendiamoci). Ma facciamo sul serio e lo dimostra il fatto che SuS#2 intanto colleziona antipatie e oppositori: la persona che non possiamo più nominare dai fatti del febbraio 2019 ha rifiutato il nostro invito a fare parte della giuria di strada, e così ha fatto il patetico nazitroll pazzo Nubius Dee. Per non dire della concorrenza spietata. Siamo convinti che il concorso, così com’è, non sarebbe piaciuto a Raimondo Maniero e neanche a Simon G. Helly, l’autore di Barbette, l’ambizioso feuilleton noir thriller che punta il dito contro il sistema editoriale italiano. Sesta puntata, pazzesca: Clotilde Mezzetti, Giordano Lampanti, I tormentati e naturalmente lui, temutissimo, il Barbetta. Roba da INSEL, ma intenditori.
L’illustrazione è della nostra amatissima Claudia D’Angelo.
scenicchiaunasega@gmail.com, ragazzi. Adesso. È abbastanza chiaro?
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