Siamo tuttə aspiranti scrittorə. E Lorenzo Vargas lo sa. Ecco perché ha scritto per noi questa guida su cosa aspettarci quando finalmente, come è giusto che sia, andremo tuttə quantə incontro a pubblicazione. Memento publicatio.
“Chiamate telefoniche” è una caccia al tesoro dove quello che conta di più è il viaggio, superando gli ostacoli dell’aspettato e del già detto, alla scoperta delle connessioni neuronali più profonde, nello spazio informe tra la confessione e l’intervista. In una Litweb mai così balcanizzata e mai così vicina all’auto-annullamento, Luca Marinelliesce di casa per citofonare alla letteratura. E forse contattare nuovi spiriti guida. Oggi al telefono: Carlo Martello.
Oggi un racconto di Federica Sabelli dal titolo Turbovagabondi. Niente editoriale per la gioia di Antonio Russo De Vivo. It’s too late now è il collage di Ottavia Marchiori.
“Chiamate telefoniche” è una ricerca di contatto oltre le formalità dell’ovvio e dentro le psicologie del torbido, nello spazio informe tra la confessione e l’intervista. In una Litweb mai così proliferante e mai così vicina al collasso, noi di Verde alziamo la cornetta per disturbare la letteratura all’altro capo. E forse contattare nuovi spiriti guida. Oggi Ippolita Luzzo.
I don’t care if you laugh at me – Ottavia Marchiori
Quella del “Quanno ce pare” non è solo una scelta di vita dettata inevitabilmente dall’ossessione collettiva (e immotivata) per la puntualità, e non è solo una filosofia che siamo prontə a estendere fino alle sue estreme conseguenze, è ben sì anche una religione vera e propria con i riti e liturgie: ad esempio, un punto del decalogo del “Quanno ce pare” recita: “non avvisare per nessun motivo le colleghe di redazione nel caso sia impossibile caricare il racconto in orario”.
Ed eccoci qui dunque ora a presentarvi “quanno ce pare” questo ottimo racconto di Antonio Iannone del quale, in mancanza di informazioni di prima mano, ci limitiamo ad agevolare il link alla biografia presente su La Balena Bianca, nostrə collaboratorə da anni.
Da quando il nostro ex-stagista Francesco “Jimbo Rodriguez” Mila è impegnato a promuovere il proprio romanzo per lə tipə di Fandango, non abbiamo nessuno che ci scriva gli editoriali. Quaranta ci ha provato un paio di volte e si è perso dentro a delle subordinate troppo lunghe, mentre D’Antuono ha “perso la tastiera del computer”.
Comunque, oggi abbiamo un grande ritorno: Paolo Gamerro is in da house con un racconto pazzesco dal titolo La notte ha mille occhi, un racconto in cui possiamo trovare tutti i tratti del classic Gamerro, ma che sembra anche preannunciare la stesura di un nuovo romanzicchio.
Vi presentiamo inoltre il primo collage di Ottavia Marchiori, che sarà con noi per tutto febbraio e forse anche oltre. A breve pubblicheremo un link con tutte le sue info.