Andrea Zandomeneghi è forse l’unico supporto vitale rimasto a Verde Rivista. La cura somministrata per via intravenosa senza avvisare famigliari né presentare il consenso informato è Jurodivye, la rubrica di racconti che almanacca sulla radicalità eteroclita e di smarginamento: testi mistici, pornografici, aberranti, equivoci, deformi. Indulgendo alla psichedelia, all’irregolarità, al degrado erotico e mentale, alla pneumatologia, all’anfibologia, alla psiconautica, alla teratomorfia. In tre parole: “piangere, riflettere, evolvere” (la citazione è stata editata secondo le pratiche di cui qui).
Potete trovare i primi tre appuntamenti qui, qui e qui.
In questo funereo dicembre abbiamo il piacere di ospitare per la prima volta su Verde Veronica Tomassini, siciliana di origini umbre, vive a Siracusa. Il suo romanzo d’esordio, Sangue di cane (Laurana 2010) fu un caso letterario. Successivamente ha pubblicato Il polacco Maciej (Feltrinelli Zoom 2012) e Christiane deve morire (Gaffi 2014).
Vale la pena di soffermarsi sull’illustrazione realizzata appositamente dalle buone sinapsi di DALL-E che ha servito un ottimo prompt alla nostra house artificial intelligence Luca Marinelli.
Buona lettura.
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