“Chiamate telefoniche” #3: Vanni Santoni

Claudio Parentela

“Chiamate telefoniche” è un safari nell’animo umano, ben oltre gli aspetti performartivi e superficiali dell’individuo, alla scoperta delle piccole letterature che germogliano e crescono nel sistema nervoso simpatico di chi i libri li mangia o li respira. In una Litweb mai così paranoica e mai così vicina a invocare spedizioni punitive, Luca Marinelli si sporca le mani per cercare delle certezze. E forse contattare nuovi spiriti guida. Oggi: Vanni Santoni.

L’illustrazione è di Claudio Parentela che vi presenteremo nei prossimi giorni. 

 

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“Chiamate telefoniche” #2: Carlo Martello

Flaming-oh, Ottavia Marchiori

“Chiamate telefoniche” è una caccia al tesoro dove quello che conta di più è il viaggio, superando gli ostacoli dell’aspettato e del già detto, alla scoperta delle connessioni neuronali più profonde, nello spazio informe tra la confessione e l’intervista. In una Litweb mai così balcanizzata e mai così vicina all’auto-annullamento, Luca Marinelli esce di casa per citofonare alla letteratura. E forse contattare nuovi spiriti guida. Oggi al telefono: Carlo Martello.

Il collage Flaming-oh è di Ottavia Marchiori.

 

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Vomito

Ieri alle ore 21:23, la redazione riunita in videoconferenza riceve una strana chiamata. La voce all’altro capo di Skyipe dice di essere il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Chi?”, dice Luca Marinelli, che viene immediatamente estromesso dalla chiamata.
“Fermi tutti”, salta su Quaranta, “Lei non è affatto Giuseppe Conte, al massimo può essere Dario Ballantini che imita Conte. Io sono un esperto di queste cose. Non me la si fa.”
“E va bene”, dice la voce, “sarò chi volete che io sia.”
Dopodiché compare un link nella chat condivisa. Porta ad una pagina worpress chiamata Vomito. Segue una trascrizione fedele delle parole dell’uomo al telefono:

“In piena emergenza democratica da quarantena, quelli di Verde hanno avuto l’ennesimo colpo di genio: hanno creato il primo esperimento sociale della storia della Litweb, l’unica rivista letteraria che abbia un senso dopo il fallimento dello sciopero delle riviste. Prendiamo atto e creiamo questa vetrina senza filtri editoriali in cui chiunque può pubblicare. Questo ovviamente porterà alla sconfitta di tutte le riviste. È la dimostrazione dell’inutilità… E mentre lo dico, penso in particolare a S*** *****a c***a, e B**m e i coglioni di E***** Rivista…”

“A me pare, signor Presidente, che lei sappia un po’ troppe cose sulle riviste online…”, interviene Felici tutto sospettoso; e poi aggiunge: “Chiaramente si deve annoiare parecchio pure lei in questi giorni eh eh eh”. Ma all’altro capo, più niente.

Dunque, come funziona Vomito? Facile: ecco le istruzioni

     1. Cliccate qui o andate sulla pagina https://vomitobierde.wordpress.com/ e seguite le istruzioni del post in evidenza. Le credenziali d’accesso sono le seguenti:

          nome: vomitolibero@gmail.com

          password: vomitolibero2020

     2. Una volta dentro, in alto a sinistra troverete il pulsante “+ scrivi”.

     3. Autopubblicate il cazzo che vi pare

    4. Se vi ricordate di fare il logout è meglio

    5. Se non avete un cazzo da fare, potete leggere i racconti caricati dagli altri.        Oppure farvi i cazzi vostri.

L’illustrazione qua sopra è di Claudia D’Angelo. Ce l’abbiamo solo noi.

 

La “Nuova” Nuova Verde

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In data odierna ci è consentito finalmente tirare un sospiro di sollievo e accogliere il ridente futuro di Verde Rivista. Dopo aver raccolto il 61,1% dei sì nel referendum della settimana scorsa, oggi proclamiamo a gran voce che Verde, La Nuova Verde, è una democrazia a tutti gli effetti. Niente più commissari, faraoni, leoni, giraffe, sacerdoti, capistazione, imam, rabbini, presidenti, bulletti, supereroi, royal babies, capitani, capitoni e capodogli! La redazione, finalmente padrona del proprio destino, promulga la seguente prima parte della nuova costituzione.

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Processo agli dei

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Il seguente intervento è un redazionale approvato da tutti i membri di Verde Rivista, con l’eccezione di P.L. D’Antuono. Al Commissario è stato gentilmente chiesto di non prendere parte alle consultazioni e alla stesura.

Perdonateci la lunghezza del testo, esso è però da considerarsi a tutti gli effetti una risposta a queste parole e la sentenza emessa nei confronti del Ramses II. Sia messo agli atti che il presente resta l’unico modo possibile per salvare “l’uomo nel sarcofago”.

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