Gioventù Etrusca #15: Fanfiction

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Claudio Parentela, Untitled 41

Gioventù Etrusca è il modello sincretico de La Nuova Verdə in cui convergono le scenicchie già inconciliabilə, confederate nella grande dodecapoli della Litweb: non un genere, né una tendenza, ma una dimensione di autrici e autori lazialə, toscanə, umbrə, campanə, dal gusto ellenico, praticamente etruschə. Gabriele Esposito ha scritto il romanzo sperimentale “Giocattolosa”, pubblicato in venti puntate dalla rivista letteraria “Malgradə ə moschə” (qua). Altri suoi racconti sono o saranno su “Malgradə ə moschə”, “Sullə quartə cordə”, “Micorrizə”, “Pastrengə”, “Narrandomə”, “Altrə Animalə”, “Rismə”, “Bomarscə” ed “efemerə”. La Nuova Verdə aveva in lettura suoi testi dal 31 marzo 2020, Fanfiction dal 13 novembre 2020. Il tempo è un bastardo, diceva quella, e aveva ragione. Nel 2022 Gabriele pubblicherà un romanzo per una nota casa editrice della bolla e verosimilmente altri racconti per “la peggiore rivista su cui pubblicare, escluse le altre” (cit.).
La copertina è di
Claudio Parentela.
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Cover #12: Fantasie di stupro

PAINTING2543

Claudio Parentela, Painting2543

Nessunə come Lorenzo Vargas ha interpretato lo spirito di Cover, lo spazio che riscrive le storie che hanno fatto la storia di Verde. Family banker (qua) è l’esordio sulle nostre pagine di Stefano Felici, ancora oggi la sua prova migliore, alla faccia dei quattro anni trascorsi (chi ha capito ha capito). Fantasie di stupro stende e svuota dall’interno il ventiquattresimo gattino, ne disseziona l’animula e ne fa dono a noi che leggiamo gratə.  
La copertina è di Claudio Parentela.

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Cover #11: Chi te l’ha fatto fare

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Claudio Parentela, Painting 2542

Cover è lo spazio che riscrive le storie che hanno fatto la storia di Verde. Sei anni fa pubblicavamo Lei è cattiva, l’esordio sulle nostre pagine di Valentina Maini, che sarebbe poi diventato La mischia, l’esordio romanzesco di Valentina Maini (ne parlavamo un anno fa allo Sparwasser). Francesca Mattei, Chi te l’ha fatto fare?
Copertina di Claudio Parentela
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A proposito di niente #2: Guida per aspirantƏ romanzierƏ retribuitƏ

ASSEMBLAGE3608

Claudio Parentela, Assemblage 3608

Racconti, “raccontoni” ovunque, amiche e amici che vengono fuori dalle fottute riviste e noi lƏ leggiamo tuttƏ. Simone Lisi fa un passaggio alla concorrenza esprimendo una quasi completa adesione al reale e una specie di ulteriorità indecifrabile o incomprensibile (ipse dixit e noi riportiamo). Qua. Francesca Mattei, già Palo a mare Breakfast Club, in onda In fuga dalla bocciofila: Splendido Am*re, qua. Valentina Maini, estratto da Circospetti ci muoviamo, qua. Sara Mazzini, ma non è un racconto né forse un semplice saggio e ha un titolo bellissimo: “Io sono Heathcliff, voi siete morti. Liberare la vita dalla dipendenza dai fatti”. Qua. E noi? Dove eravamo rimasti? A proposito di niente: “Adesso che abbiamo infierito su una carcassa che a dirla tutta si muove appena, avendo la pietà di tralasciare tutta una serie di questioni collaterali con cui questa guida si trasformerebbe in un behemot di 400 pagine, è giunto il momento di chiedersi cosa si possa fare a riguardo.” Seconda e ultima parte, la costruens “che fare” se non epocale per lo meno contingente, della Guida per aspirantƏ romanzierƏ retribuitƏ di Lorenzo Vargas, un pezzo che ha perturbato la redazione di VerdƏ che si chiede se le guide stanno bene su VerdƏ. Che cos’è VerdƏ, che cosa pubblica, che cosa indossa bene? Non lo sappiamo perché non abbiamo ancora risposto a certe domande difficili a cui non sappiamo rispondere che Tina di Ibib ci ha inviato ormai due mesi fa. Lo faremo mai? In allarmata radura ci ha anticipatƏ. È un segno dei tempi, vorrà dire qualcosa? Ai posteri, a lunedì con Simone Lisi dalla Grecia alla Cina, alle copertine di Claudio Parentela.

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A proposito di niente #1: Guida per aspirantƏ romanzierƏ retribuitƏ

ASSEMBLAGE3607

Claudio Parentela, Assemblage 3607

Qualche tempo fa Lorenzo Vargas ci aveva inviato una Guida dell’aspirantƏ scrittorƏ, che già dal titolo (peraltro redazionale) evidenziava la problematicità dell’uso inclusivo della sceva’ (“tuttavia“). Lì Lorenzo si faceva bussola tra le possibili scelte narratologiche a disposizione del “gentile pseudocollega che della scrittura vuoi fare un percorso di vita” e forniva minuziosi consigli per il post pubblicazione (“c’hai il tuo blocco di cellulosa in mano e a dirla tutta, cominci a chiederti cosa farci”), assodato che “Di scrittura non si vive, punto”. L’assioma evidentemente non era sufficientemente accertato, motivo per cui l’autore dell’ultimo storico GATTINI™ ha redatto questa pazzesca Guida per aspirantƏ romanzierƏ retribuitƏ (a bit more inclusive, though…), che non sottoscriveremmo in diversi passaggi ma ha il merito di distrarre Lorenzo dalla scrittura di racconti e soprattutto di spostare con intelligenza l’attenzione su fatti che, più che noti, risultano a tanti scontati. Prima parte oggi, la seconda venerdì. Buona lettura, corriamo al Pigneto da Mr. Ibis ad accogliere Francesca Mattei.
La copertina molto bella è di Claudio Parentela. Continua a leggere

“Chiamate telefoniche” #4: Eduardo Savarese

Claudio Parentela, Assemblage 3623

“Chiamate telefoniche” è un wormhole nell’animo umano, ben oltre gli scudi delle facciate e le atmosfere della socialità, alla scoperta delle galassie letterarie che si espandono ogni volta che un muscolo si contrae per spostare una penna, premere un tasto, sfogliare una pagina. In una Litweb mai così deflagrata ed “entropica”, Luca Marinelli “sguscia” tra le stelle per ricercare qualche certezza. E forse contattare nuovi spiriti guida. Oggi: Eduardo Savarese.

L’illustrazione è di Claudio Parentela.

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Ghostino #1: Un nuovo amico in città

ASSEMBLAGE3713

Claudio Parentela, Assemblage 3713

Lippa in onda a Fahrenheit ci invita a riflettere attorno al valore anche letterario del tifo calcistico e contro l’esibizione pubblica di sicumera antisportiva. Detto che sopravvivere all’ennesimo Etero Pride è stata dura e che noi qua si tifava i Tre Leoni, ma per motivi più nobili del Vialli Carioca altezza 1994 (per dire la persona), abbiamo convocato l’apotropaico Paolo Gamerro per dirimere la questione. Prima però segnalazioni, tante: siamo nella lista del Libraio, qua, mica come nel 2017, qua (Matilde ci ha ripensato: inchino). Tina ha scritto un articolo pazzesco che resterà e dice tra le altre cose molto di noi. Un inchino. Dal 3 al 5 settembre 2021 Pomigliano d’Arco diventa la Torino della bolla con un Festival Pazzesco (qua e qua): inchino a Wojtek. E inchino pure alla persona Martino, “è fuori” (come dicono quellə) il numero 16 de L’Inquieto, che come di consueto apparecchia sulle nostre teste una uscita pazzesca che aumenta il nostro odio bonario à la England Fans nei suoi confronti. Ma noi non ci scomponiamo, già decompostə, e a LETTERATURA© rispondiamo LETTERATURA© con Ghostino, “il fantasmino a forma di ombrello”, una delle creature soprannaturali più spaventose di sempre. Anche lo scrittore H.P Lovecraft, pensate, dichiarò in una sua famosa intervista che «Beh, sì! Ghostino fa proprio paura!»
In realtà no, Lovecraft non lo ha mai detto, ma tanti altri sì, come Slender Man e Samara (i suoi vicini di casa a CreepyLand, la seconda città più terrificante nella storia delle città più terrificanti. La prima rimane Busto Arsizio).
A parte questo, se lo conoscerete, scoprirete che Ghostino è anche un tipetto amichevole e affabile. Fun Fact: lui non è, come molti possono pensare, il protagonista di A Ghost Story, anche se per sua stessa ammissione ha un debole per Rooney Mara.
Inchino anche per lei e pure per Parentela Claudio (copertina).
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Gioventù Etrusca #14: Con la forza

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Claudio Parentela, Assemblage 3729

Gioventù Etrusca è il modello sincretico de La Nuova Verdə in cui convergono le scenicchie già inconciliabilə, confederate nella grande dodecapoli della Litweb: non un genere, né una tendenza, ma una dimensione di autrici e autori lazialə, toscanə, umbrə, campanə, dal gusto ellenico, praticamente etruschə, oggi Con la forza di Matthew Licht e un’illustrazione di Claudio Parentela.
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Giuda

Claudio Parentela, Assemblage 3752

La letteratura unisce; la letteratura divide. Nei giorni in cui la notizia della chiusura di Book Advisor ci coglie tuttə di sorpresa come la mamma che entra in camera mentre ci stiamo masturbando, riceviamo da unə misteriosə donatorə (che si firma D’Artagnan) degli screenshot molto eloquenti. Li agevoliamo qui sotto, di modo che siate voi a decidere se essi siano rilevanti o in qualche modo indicativi del clima che si respira dentro questa casa degli spiriti che ci ostiniamo a chiamare Litweb e che invece è forse solo un altro riflesso deformato e coglione di ciò che resta della nostra vita. 

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Gioventù Etrusca #13: L’occhio profondo di Hubble

ASSEMBLAGE3559

Claudio Parentela, Assemblage 3559

Un anno fa, il 19 giugno 2020, Daniele Colantonio inviava in redazione un racconto intitolato L’occhio profondo di Hubble, “un macigno avvelenato, un figlio tossico, non lo vuole nessuno, se ne deve annà de casa” (così lui). Alle nostre rimostranze (lo avevamo appena pubblicato e temevamo i prodromi di una relazione soffocante, sai mai) lui assicurava di averlo “falciato che manco Mussolini nei video de propaganda.” (d’altronde il ragazzo è in odor di novacarne, si sa). Non contento, esigeva l’editing di Luca Marinelli, che non edita un racconto dai tempi del Giornalino scolastico dell’Istituto Comprensivo Karol Wojtila di Palestrina (e domattina Lucariello ha gli esami di terza: in bocca al lupo Campione 🙂
In altri tempi avremmo interessato IL PROFESSOR PAGLIARINI, che accarezzando il suo caps lock d’ordinanza avrebbe spietatamente fatto corso alla pratica Colantonio con l’alacrità che la bolla gli riconosce e ama. La verità è che iniziamo a sentire di avere delle responsabilità nei confronti della nostra fanbase. Forse il tempo dei Faraoni sta finendo, la nostra funzione sta cambiando e siamo a uno snodo del nostro percorso artistico e umano. Plasmare i sogni di chi ci segue là fuori in una Norimberga di abbracci e pacche sulle spalle senza esecuzioni? Una commissione per la verità e la riconciliazione che ristabilisca la sacralità per l’oggetto letterario e finalmente la giustizia, peraltro riparativa? Chiedere scusa, in particolare a Stefania Maruelli (scusa Stefi), per la balorda Indifferenziata? Rilasciare in una volta tutti i memicchi inediti su Jonathan Bazzi e chiudere la Loggia Rosa?
Voi, al nostro posto, che cosa fareste?
La copertina di questa Gioventù Etrusca è di Claudio Parentela. Lui, a esempio, ci preferisce litwrestler. E voi?
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