Cover #6: Polpettone

clada

Claudia D’Angelo 2020

Francesco “Daddy” Quaranta ha scritto per Verde più di trenta racconti. Il primo, qui (peraltro online cinque anni fa), fu il nostro preferito finché Francesco non scrisse Kar-Mario. Kar-Mario era l’irricevibile titolo di lavorazione de Le riposte del karma, il nostro racconto preferito finché Francesco non scrisse Bru-Ma, che fu poi il nostro preferito fino alla Saga delle sagome.
La verità è che i racconti del Daddy ci piacciono tutti, soprattutto da quando gli aggettivi sono diminuiti e in lavorazione restano senza titolo. D’altronde nel 2016 noi qua si faceva redazione seria e i racconti si redigevano collettivamente, con un occhio di riguardo ai titoli (e ai finali).
Quando spiegammo a Francesco che non avremmo mai potuto pubblicare un “Kar-Mario”, lui se ne uscì con un “Karma Camilionario”, “La risposta alla mediocrità”, oppure “Polpettone“, il titolo scelto infine da Beatrice Galluzzi per Cover, la nostra rubrica che riscrive le storie che hanno fatto la storia di Verde.
Potevamo scegliere meglio di Beatrice, lei medesima che ha scritto la storia di Verde con racconti quali questo e questo? No, e per strafare aggiungiamo pure un collage pazzesco di Claupatra (senza la i).
Un anno fa si entrava nel Dojo. Da allora tutto è cambiato e nulla sarà mai più come prima. Mentre aspettiamo Crauti (campacavallo), un bel racconto di Fabio Maximo sulla migliore rivista non Verde del momento (qua).
Mercoledì aritorna Quara fumettista, ma questa settimana arileggeremo Ricette e pure Gioventù Etrusca.
Praticamente pazzesco, dite? E senza tema di smentita, benedettə ragazzə.

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Trash Vague #3: Bella de casa (Beatrice Galluzzi)

Don’t you worry, about a thing, ‘cause every little thing it’s gonna be all right!

Giorno ventesimo di quarantena: i nostri cervelli stanno subendo una deriva reggae senza precedenti. Non abbiamo medici a disposizione, tocca rivolgersi a psiconauti folli stranamente affettuosi. Il loro consiglio? Leggere la terza puntata di Trash Vague, la rubrica che guarda al trash come una sugar babe guarda al suo daddy.

Oggi leggiamo Beatrice Galluzzi – che Quaranta non si vergogna di definire la Beyoncé della letteratura comica – e il suo Bella de Casa, ovvero: Luchino Visconti incontra Fabio Rovazzi.

Il collage è della nostra resident artist Claudia D’Angelo

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La Mucca Esplosa

Lino Banfi alla Commissione italiana per l’UNESCO. E subito Verde Rivista patrimonio dell’umanità. Gran colpo di coda del Ramses-Commissario in una settimana che si preannunciava fiacchina. Stiamo comunque schisci ché abbiamo promesso al Capitan Frau di fare rivista come si deve, per un po’ almeno. Non si registrano incidenti da circa quattro giorni. Bene così.

Oggi abbiamo un esordio. Beatrice Galluzzi è laureata in “Comunicazione in Società della Globalizzazione”, ma per vivere realizza complementi d’arredo e lavora part-time in una libreria. Ha scritto a più mani “Il repertorio dei matti della città di Livorno” (Marcos y Marcos) curato da Paolo Nori. È arrivata due volte finalista al Giallo Mondadori, ed è organizzatrice del festival letterario “Scrittrice in noir”. È co-redattrice del blog Donne Difettose. Ne La Mucca Esplosa, il protagonista è un ducetto di cantiere che però ha tutte le fattezze e le movenze del real O.G. Mentre la mucca, be’ la mucca…

L’illustrazione è di Laura Fortin

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