Che cosa sta succedendo – Sulla fine #8: Comunicato Guacamole #1

Answer the call (alessia arti)

Alessia Arti, Answer the call

Una settimana fa si è aperto un duro e sofferto dibattito (qui tutti i contributi) sulle sorti di Verde, culminato in un comunicato unitario della redazione che sembrava avere riportato un po’ di pace dentro la nostra rivista. Ci sbagliavamo: ieri la gramigna malefica Felici ha ordinato di nuovo il caos. E sempre ieri abbiamo ricevuto dalla sedicente “Mozione Guacamole Redazione Ombra” questo testo untorello e diciannovista che pubblichiamo con grossa inquietudine. Ai più attenti il nome Guacamole suonerà familiare (grazie, Luca), i più sfortunati si saranno imbattuti su Facebook in post come questo. Da mercoledì intanto siamo tornati a fare rivista (avete letto il bel racconto di Francesco Spiedo?). Da questo momento, in attesa degli interventi conclusivi di Paolo Gamerro, Vinicio Motta, Luca Marinelli e Pierluca D’Antuono, la redazione è convocata in assemblea permanente, al lavoro tra le altre cose sul convegno di Pecorile.
L’illustrazione è di Alessia Arti. Non esistono frazionismi dentro Verde. Contro le provocazioni fasciste, la situazione è delicata, noi restiamo uniti. Continua a leggere

L’ultimo di Pantelleria

The old Hunter alessia arti

Alessia Arti, The old Hunter

Francesco Spiedo, venticinquenne napoletano, collabora come blogger con Belleville-Type, e come giornalista con Libero Pensiero, occupandosi di ambiente. In passato ha seguito il corso annuale di scrittura creativa alla Belleville, ha pubblicato alcuni racconti su Pastrengo e Ammatula e vinto il primo concorso per esordienti proposto da ODEI per il BookPride 2017. A marzo andrà in scena la sua prima commedia: “Così non si va avanti”, o forse sì.
L’ultimo di Pantelleria è il suo esordio su Verde, un racconto dove sembra non accadere nulla, fino alla fine. “Dentro c’era ancora un colpo e i due stavano uno davanti all’altro, con la canna puntata contro le zanne insanguinate. Stavano fermi e chissà a cosa pensava il giovane pastore in quel momento, forse ascoltava soltanto il vecchio lupo che diceva senza parlare, con gli occhi che come mani indicavano il misfatto e chiedevano perdono per ogni peccato. Il pastore della montagna sparava e l’ultimo lupo di Pantelleria baciava la terra arida, donandole il sangue che asciuga la sete.” L’illustrazione è di Alessia Arti.
Torniamo a fare rivista. Che è meglio.
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Il bosco scarlatto

Qualcosa

Alessia Arti, Qualcosa

Marco Brion nasce a Thiene il 25 marzo 1991. Vive in provincia di Treviso. È ghostwriter e digital strategist. Sue storie sono apparse nella raccolta Sedimenti di Lahar Magazine, la rubrica sci-fi Terraform di Motherboard – Vice Media, L’irrequieto, Cattedrale Magazine e Typee, con un racconto finalista al concorso ‘Laventicinquesimaora’ ed. 2017.
Con Il bosco scarlatto è per la prima volta su Verde. L’illustrazione è di Alessia Arti.
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Ascenseur pour l’échafaud #5: Robert Mapplethorpe

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Alessia Arti, Un iguana

Robert Mapplethorpe era morto per le complicazioni dell’AIDS il 9 marzo 1989 alle 5 e 30 del mattino al New England Deaconess Hospital di Boston. «Sono un perfezionista, e le cose non sono mai perfette». La vita non lo è mai.” Ascenseur pour l’échafaud di Sergio Gilles Lacavalla, invece, lo è spesso (oggi ad esempio). Alessia Arti idem: sua l’illustrazione. Buon inizio di settimana amorevoli lettori, state attenti.
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Iris bianchi non apritevi

nostalgia alessia arti

Alessia Arti, Nostalgia

Giovedì scorso Simone Lisi ha portato il suo Un’altra cena a Bologna. Deve essere stata una bellissima serata, a giudicare foto () e video. Noi d’altronde c’eravamo, nella persona di Vinicio Motta (lo dicevamo qui) e pure, lasciatecelo dire, negli incredibili disegni live di E.P VI VI VI. Lo stato d’animo del giorno dopo ogni reading e/o presentazione è il solito e oscilla da poteva-andare-meglio-dove-sono-tutti-stasera? a e-adesso-pigliamoci-un-altra-città-a-caso-magari-Roma. Poi di solito arriva il mercoledì e la ciclotimia svanisce (si attenua, va’), soprattutto se siamo a marzo, 21, e se il mercoledì è Lisi (agevoliamo tag). Iris bianchi non apritevi (Firenze, abbiamo un problema con i fiorai), su Verde, dove sennò? (Be’ ad esempio su In fuga dalla Bocciofila, Stanza 251, Pratosfera, A Few Words, Perfect Magazine, L’Inquieto, Crapula, Scrittori Precari, Cadillac). L’illustrazione molto bella è di Alessia Arti. Ciao, buon secondo giorno di primavera, a Roma oggi e pure domani  .
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Per funghi

Under the tree

Alessia Arti, Under the tree

Seratone ieri a Bologna: Simone ha letto, Betta ha disegnato, con Vinicio hanno chiacchierato attorno a Un’altra cena (lo state leggendo?), che se fosse uscito nel 2017 sarebbe stato nel nostro listone, dove c’è SuperDio di Franco SardoPer funghi per Verde. L’illustrazione è di Alessia Arti, nota tra le altre cose per la collaborazione con Narrandom, gran litblog e/o rivista (cfr puntate precedenti) a cui noi, da stronzetti della polemichetta, soffiamo disegnatori (ne abbiamo bisogno come si evince da qui).
Quarant’anni oggi e questo è un libro molto importante. Ciao.  
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Sabrina

Turchina alessia arti.jpg

Alessia Arti, Turchina

I toni della discussione di cui qui e qui sono degenerati in aspra polemichetta, sfociata adesso in lit-dissing (non crederete ai vostri occhi, cliccate qua). Game, set, match e ce la siamo cercata, noi siamo Verde pubblicazione-periodica-non-quotidiana-stampata-a-intervalli-regolari e ieri abbiamo raggiunto i 3000 mi piace su Facebook, al costo di un grosso sacrificio (ci dispiace, Stefano). Luca Marinelli e Francesco Quaranta intanto sono stati riassunti e voi avete un mese di tempo per farci toccare 4000, nel frattempo Silence is sexy ma pure Sabrinache è l’esordio sul nostro particolare-tipo-di-sito-web-in-cui-i-contenuti-vengono-visualizzati-in-forma-anti-cronologica di Michelangelo Franchini, su illustrazione di Alessia Arti. Franchini chi, però? Che ha fatto? Intanto si è diplomato al liceo classico Tasso e ha studiato Lettere Moderne all’Università La Sapienza. Poi ha fondato il collettivo Yawp – giornale di letterature e filosofie (dove scrive Sara Giudice) ed è autore dell’antologia poetica collettiva L’Urlo barbarico, edita da Mezzelane, a cura del Professor Muzzioli. Infine collabora con Flanerì, Altri Animali, Patria Letteratura, Carmilla. Suoi articoli sono apparsi su Pastrengo, Frammenti rivista, Il Varco. 
Il nome delle cose: sono le persone a deciderlo. Ciao, viva i blog, viva le riviste, viva le polemichette, ma soprattutto viva Verde e viva Crapula Club (e domani tutti a Bologna: viva sempre pure Simone).
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La dottrina del caos

Serve un passaggio_

Alessia Arti, Serve un passaggio?

La proficua discussione di cui alla precedente è proseguita qui e noi siamo sempre più confusi: rivista o lit blog? L’estate scorsa, quando decidemmo di farci disegnare un bellissimo sito nuovo dove trasmigrare, Il Commissario chiese l’apposizione sotto la testata del monito “Questa non è letteratura”, in sostituzione del vecchio motto, in sei anni (quasi) mai spiegato bene, “protolettere, interpunzioni grafiche e belle speranze” (capito perché non abbiamo trasmigrato? Ma il sito è là fuori, tranquilli, alla deriva nel grande mare dell’Internet ma quasi pronto). Comunque, riviste: Crapula Club, L’inquieto, Stanza 251, Cadillac. Blog: Italians Book it Better (che è incredibile e dovreste ben seguire), In fuga dalla bocciofila (cinema). E chi scrive/appare su tutti questi blog e/o riviste? Flavio Ignelzi? Simone Lisi, che giovedì 15 marzo sarà a Bologna, a La confraternita dell’uva [qui l’evento Fb], a presentare Un’altra cena, il suo primo romanzo edito da Effequ (per il momento non ne abbiamo ancora parlato ma lo faremo presto perché in redazione lo stiamo leggendo tutti). Simone sarà in compagnia di E.P. VI VI VI, ai disegni live, e Vinicio Motta, che illustrerà i punti chiave della Dottrina del caos e ne azionerà la leva per conto della Voidorstest, a meno di sala gremita (ci siamo capiti?). L’illustrazione che vedete quassù è di Alessia Arti. Ciao amici e buon inizio di settimana, se domani sarete a Roma non perdete la terza serata di 8×8, leggerà Giovanna Piazza.
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Il porcile

il Mangiafuoco

Alessia Arti, Il mangiafuoco

C’è una interessante discussione che stiamo seguendo su Facebook e non sappiamo dove collocarci: ci torna utile il sempre utile né né, ma forse almeno abbiamo capito il motivo per cui non abbiamo un direttore ma IL Commissario. Intanto ci citano (inchino riconoscente) e la nostra rivista preferita (che ha un nuovo bellissimo sito) uscirà presto con il numero 10 extra. Perché extra? The answer tra due settimane (broom broom broom).
Veniamo a noi, con il racconto del mercoledì/giovedì che segue al racconto del lunedì/lunedì che veniva dopo il racconto della domenica/venerdì [“Il prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata, costituente elemento identificativo del prodotto, è sottoposto, altresì, agli obblighi previsti dall’articolo 5 della medesima legge n. 47 del 1948.” (brooom brooom brooom)]. Vincenzo Zonno non aveva mai scritto per Verde, adesso invece sì, con Il porcile (titolo che cade a pennello a queste latitudini). Idem Alessia Arti e ce la teniamo stretta per un mese. Manca poco al ritorno di Vinicio Motta, segnate la data: venerdì o venerdì/sabato o venerdì/domenica o venerdì quanno ce pare, perché siamo anche un po’ blog.
In fede.
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