#5 UN’APOCALISSE ITALIANA, 28 GIORNI DOPO L’OMBRA DELLO SCORPIONE NEL DAY AFTER A: ORISTANO (FRANCO SARDO)

Buondì! Come va? Sempre a casa? Noi vi scriviamo dalla nostra chiatta co-working a largo del mar di Sardegna. Le provviste stanno finendo ma finché abbiamo Lucariello il salmone non manca per non parlare dei cocktail di Quara a base di acqua marina e anemoni di mare. Stamattina Frau ha sorpreso Luca Carelli e Lucariello deliranti sotto un sole cocente replicare intere scene da Il vecchio e il mare. Frau li ha soccorsi e curati amorevolmente e legati a letto come Misery. Quara lo ha sorpreso e ha liberato i due come un novello Robert Neville con l’aiuto del suo fido cane: un’enorme vongola con su la foto di Tomaso Paradiso. Ringraziamo Jimbo, il nostro contabile e factotum, che redige tutte le autocertificazioni che ci servono per evadere con la fantasia.
E quindi va così, le giornate filano, tra un simposio con Carlo Martello, una diatriba filosofica su Book advisor e Scrittori a domicilio e aperitivi civili con Jonathan Reaggettoni (grazie J. J. per il tuo lavoro!)

Domani sera seconda puntata de La Nuova Fahrenheit, la nostra diretta sui libri bruciati dal virus. Nella prima puntata Simone Ghelli ci ha spiegato la differenza tra lui e Verga e Lorenzo Vargas ci ha chiarito cosa intende per fantasy-civile. Gli ospiti di domani sono ancora top secret.

Ma veniamo a noi. Oggi Un’apocalisse italiana, 28 giorni dopo l’ombra dello scorpione nel day after è a Oristano con Quaranta scene di Quarantena di Franco Sardo. Franco con queste istantanee da lockdown precario vuole omaggiare I personaggi precari del Santoni? Glielo chiederemo (domani sera? in diretta?).

L’illustrazione è di Luana Vecchio.

Continua a leggere

#4 Un’apocalisse italiana, 28 giorni dopo l’ombra dello scorpione nel day after a: Torino (Nadia Caruso)

Un’apocalisse italiana, 28 giorni dopo l’ombra dello scorpione nel day after: è la rubrica in cui Verde dà voce alle vostre quarantene, all’interno del progetto fortemente voluto dal Governo e istituito dal DPCM del 9 marzo, una collaborazione che attraversa tutta la litweb allo scopo di raccontare questi tempi difficili. Piccolo retroscena: come redazione eravamo indecisi riguardo la partecipazione e la nostra posizione nei confronti del Governo e delle scelte fatte, ma Simone Bachechi e il nostro consulente esterno Pierluca D’Antuono hanno insistito molto affinché facessimo il nostro per aiutare la bolla.

Oggi viviamo la quarantena di Nadia Caruso a Torino dove, in altre circostanze, le piacerebbe molto vivere. Nadia è disordinata, sarcastica, accumulatrice seriale di carta stampata. Non crede nella vita sociale e nell’attività fisica. È una collaboratrice di CrunchEd e partecipa spesso a serate poetry slam con il soprannome non ufficiale di “monologhista incazzata”.

L’illustrazione è di Luana Vecchio

Continua a leggere

#3 Un’apocalisse italiana, 28 giorni dopo l’ombra dello scorpione nel day after a: Genova (“Emanuele Ferrara”)

Trentaquattro giorni circa di quarantena, e quaresima agli sgoccioli. Noi, chiusi nelle nostre case, continuiamo a peccare, impuniti, mentre se vogliamo uscire a fare un’opera di bene veniamo manganellati (per ora solo economicamente). Ma non siamo qui per fare polemica. Siamo qui per riprendere la nostra rubrica che tenta di raccontare gli scenari dell’isolamento e del distanziamento sociale in Italia. Lo facciamo saltando da città a città e affidandoci ogni volta a sensibilità diverse. Questa è la terza puntata de Un’apocalisse italiana, 28 giorni dopo l’ombra dello scorpione nel day after a:  

Oggi con noi Emanuele Ferrara che non ci rivela niente di sé, se non di essere un “ebreo genovese inesistente”. Che si celi un amico dietro questo nome apparentemente innocuo? Francamente non abbiamo i mezzi per indagare al momento.

Ad accompagnarlo, un’illustrazione di Luana Vecchio.

 

Continua a leggere

#2 Un’Apocalisse italiana, 28 giorni dopo l’ombra dello scorpione nel day after a: Bolzano (Rita Lipardi)

Il nostro collega Simone Bachechi dice che l’intera bolla editoriale se ne sta seduta sul divano di casa a grattarsi il sedere e a decantare il piacere della lettura in quarantena: “Quando sappiamo tutti benissimo che noia sia leggere libri, libelli, racconticchi, articolozzi e blogghetti; leggere per gli altri poi… Puah! In diretta Instagram o Tik Tok poi… Maremma contagiata!”

Solo Verde è disposta a buttarsi sul campo per raccontarvi lo zeitgeist, a sporcarsi le mani (e poi a disinfettarle ben bene eh eh eh). Come? Be’ prima di tutto il nostro presidio di redazione sta prontamente segnalando a chi di dovere le situazioni sospette che hanno luogo nelle nostre belle strade italiane: possibili ripetute violazioni del DPCM di settimana scorsa? (qui il risultato della nostra attività di vigilanza. Necessaria? A quanto pare, oh yes).

E poi c’è appunto la nostra rubrica: Un’apocalisse italiana, 28 giorni dopo l’ombra dello scorpione nel day after a. Seconda settimana di quarantena totale, secondo appuntamento. Oggi con Rita Lipardi. Il collage è di Claudia D’Angelo.

Permetteteci di segnalare inoltre le uscite di due nostri cari amici che in questi tempi di isolamento potreste esservi persi:
La bambina di un milione di anni, di Lorenzo Vargas, per Las Vegas edizioni, in vendita da giovedì scorso
Moonlight motel, Parigi, di Sergio Gilles Lacavalla, per Wojtek edizioni, disponibile proprio da oggi
Un abbraccio boyz.

Continua a leggere