Eccoci, avete già fatto il saluto mattutino a RA, come amiamo dire noi?
Sono sempre Luciano Munch D’Antuono, il primogenito di Ramses II. Questo è il mio secondo editoriale, spero di essere all’altezza di Loro altezze e non cadere Dalle rovine di Verde. Faccio lo stagista da un anno esatto sotto falso nome, papà ha voluto così, una mossa alla Agnelli per non ricevere favoritismi d’alcun tipo. Mi sono fatto le ossa, come direbbe un necrofilo (ehehehe, imparerete a conoscere il mio sense of humor). Quara, Frau e Lucariello non sapevano fossi il figlio di Rams e mi hanno chiesto di tutto: una mano con la fatturazione elettronica per il ristorante (Quara), correzioni di bozze (Lucariello- “il cadavere dei morti”, ancora mi viene rinfacciato) perfino massaggi alla cervicale (Frau). Il mio ultimo compito è stato portare Igor, il gatto di Frau, a far la toeletteratura, (l’animale viene lavato e curato da esperti visagisti mentre gli vengono letti passaggi dei classici come Moby Dick nella traduzione di Ottavio Fatica. Questo porterebbe innegabili benefici al micio, riguardo la lucidità del pelo, l’eliminazione dei boli e ricettività delle vibrisse). Durante questo ingrato compito ho perso un occhio, ma non mi va di entrare nei dettagli. Vi basti sapere che da quel giorno sono Lucianino il Guercio. Ma ALT, non più personalismi, veniamo a noi:
Un paio di giorni fa abbiamo preso posizione nella querelle Zando-Testa in quel di Capalbio e ancora stiamo pensando cosa rispondere al commento di ChicCOS Testa, accettiamo suggerimenti.
Sesta e ultima puntata di Animal Tropical, i racconti toscanissimi post ur-scenicchia, letti al Sabor Cubano di Firenze. Oggi ospitiamo un racconto-jpeg dell’etereo Giacomo Laser. Non vi abbiamo mai raccontato come è nata questa idea di Animal Tropical su Verde, vero? Per soddisfare la vostra pruderie alleghiamo la foto scattata da Antonio Aiazzi nel 1989, quando iniziammo la trattativa con i toscani. Su quest’indicibile scambio di più non possiamo dire.
Verde l’oscena, oscenicchia Verde (ob scena, nell’etimologia creativa di Carmelo Bene, dietro la scena della lit web), vi dà appuntamento a venerdì prossimo con la seconda puntata di CALDO, il cap. Frau vi parlerà di quanto è bello passare l’agosto con duemila giornali porno. Mi raccomando, state alla larga dal mucchio di stronzi con facce da ricchi premi e cotillon. Salutiamo il prof. Pagliarini che dalla fine della lit wrestling non si è più ripreso e Jimbo, così, senza motivo. Ah, Paolo The Gamer ha vinto. Rispetteremo la volontà generale come sempre anche se a Rousseau preferiamo Massimiliano Robespierre.
L’illustrazione è di Nicolò Marchi.
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