Il tempo passa, cambiano le cose, le abitudini logorano ed è un attimo che quelli di Verde, proprio loro, si dimenticano di aggiornare il blog il primo settembre, da sempre il loro capodanno. Com’è possibile? Beneficio del dubbio alla redazione: non è stata una dimenticanza ma una serie sfortunata di eventi imprevisti Frau è partito Quaranta al lavoro D’Antuono in vacanza da una vita Marinelli che fa quel pezzo di cane di Marinelli? E Felici? Possibile che nessuno ci aveva voglia?
Capodanno allora, il giorno dei buoni propositi. Due anni fa ammettevamo di avere un problema che in qualche modo abbiamo affrontato. L’anno scorso vi supplicavamo: basta stupri (e stranamente ci avete ascoltato). La preghiera di oggi è: non potete chiederci di recensire il vostro romanzo, l’avete capito o no che negli A colpo sicuro di Verde parliamo di libri che non abbiamo letto e che non abbiamo intenzione di leggere ma di insultare fuori dal merito? È abbastanza chiaro? No che non lo è. Vediamo quante altre volte toccherà ripeterlo (cose da pazzi). Qua intanto si vota per la prossima non recensione, rendetevi utili in qualche modo.
Siamo stanchi ragazzi, è stato un anno pazzesco, stretto tra scenicchie, polemichette, memicchi, scazzi ferocissimi con il nostro pubblico sempre più distante, incontrastata ma faticosa egemonia nell’ambiente, tanti cari amici e livelli di scrittura mai così elevati (un solo esempio? Chiaramente Raimondo Maniero, dodici mesi fa qui). Non ci siamo fatti mancare niente, e la sedicente Redazione Ombra Guacamole ne è la dimostrazione: con tutti i problemi che abbiamo, ci mancavano le prediche, le morali e le lezioncine di questi “misteriosi” untorelli diciannovisti su come fare rivista. A noi, quelli di Verde! Manco fossimo Narrandom o Lahar Magazine.
E sapete perché non le siamo? Perché loro non sono così stronzi da dare spazio a enormità come questo Comunicato non ufficiale #3. Ve lo immaginate Giulio Fenelli autorizzare la pubblicazione di una tale congerie di menzogne? Noi no, acciderbolinarcazzo. E in ogni caso sì, Luca Carelli è Luca Carelli ed è tra i fondatori di Verde (memento mori), sì, la DanteVirgili’s clarks gang è una cosa serissima e non si discute e sì, avete ragione, serve una donna in redazione. Invitiamo le nostre lettrici a candidarsi qui (verderivista@gmail.com) e non A colpo sicuro.
Per fortuna c’è E.P VI VI VI, nostra Signora del Male (sempre sia lodata), unica consolazione di questa lit-vita amara. Con lei sempre A colpo Sicuro. Anche domani A colpo sicuro. Ricordate di fare gli auguri a Jacopo Marocco: oggi è il suo compleanno, rileggete almeno uno dei suoi racconti e andrete A colpo sicuro. Idem con il nuovo numero dell’Irrequieto.
Con immutato affetto e imperitura stima, SCRATCHY SCRATCHY YO BRO!
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Che cosa sta succedendo – Sulla fine #17: Guacamole коммюнике #2

Esemplare di meme di quarta generazione che – urbi et orbi – ha rotto il cazzo
Da un mese su Verde si dibatte sul futuro della nostra rivista (chiudere o continuare a fare rivista? Votate qui) e più in generale sullo stato del racconto in Italia, sulla editoria indipendente nazionale, sulla scenicchia toscana e sulle possibilità di una scenicchia toscana non toscana (qui tutti i contributi). Andava tutto bene finché non sono arrivati fascisti e memer. Non parliamo di Felici (non parliamo mai di Felici), ma della terza e quarta generazione di replicatori seriali che pure hanno egemonizzato il dibattito (qui, qui). Che cosa succede quando fascisti e memer addirittura di quinta generazione si incontrano? Viene fuori la sedicente “Redazione Ombra Guacamole“, che ha ben pensato di inviarci un secondo comunicato (non bastava il primo). Lo pubblichiamo soltanto perché ormai è chiaro che le cose hanno preso un’altra piega, il dibattito si è esaurito e aspettiamo sfiniti il 30 aprile, data in cui scopriremo se Verde avrà un futuro e se finalmente Pierluca D’Antuono interverrà pubblicamente (lo aspettiamo al varco).
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Che cosa sta succedendo – Sulla fine #8: Comunicato Guacamole #1

Alessia Arti, Answer the call
Una settimana fa si è aperto un duro e sofferto dibattito (qui tutti i contributi) sulle sorti di Verde, culminato in un comunicato unitario della redazione che sembrava avere riportato un po’ di pace dentro la nostra rivista. Ci sbagliavamo: ieri la gramigna malefica Felici ha ordinato di nuovo il caos. E sempre ieri abbiamo ricevuto dalla sedicente “Mozione Guacamole Redazione Ombra” questo testo untorello e diciannovista che pubblichiamo con grossa inquietudine. Ai più attenti il nome Guacamole suonerà familiare (grazie, Luca), i più sfortunati si saranno imbattuti su Facebook in post come questo. Da mercoledì intanto siamo tornati a fare rivista (avete letto il bel racconto di Francesco Spiedo?). Da questo momento, in attesa degli interventi conclusivi di Paolo Gamerro, Vinicio Motta, Luca Marinelli e Pierluca D’Antuono, la redazione è convocata in assemblea permanente, al lavoro tra le altre cose sul convegno di Pecorile.
L’illustrazione è di Alessia Arti. Non esistono frazionismi dentro Verde. Contro le provocazioni fasciste, la situazione è delicata, noi restiamo uniti. Continua a leggere