Scenicchia Full Showcase #7: Ammutolire le cicale

Simone Marcelli, sardo-romano nato a Cagliari nel 1991, è cresciuto nella provincia di Viterbo e si è laureato in Italianistica presso l’Università di Bologna. Ha pubblicato una raccolta di poesie, un racconto sull’Almanacco 2017 edito da Quodlibet e vari racconti in diverse riviste. È vincitore del Premio Pagliarani 2017 con una raccolta poetica inedita in uscita a ottobre. Tiene laboratori di lettura e scrittura creativa nelle scuole. Oggi è con noi per la prima volta e ci propone il racconto apparso il primo settembre scorso sul Corriere Fiorentino.

Ammutolire le cicale è la settima puntata di Scenicchia Full Showcase, siore e siori (sigla dei Power Rangers plays in the background). Ad accompagnarci la salvatrice della Patria verdacea E.P VI VI VI.

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Scenicchia Full Showcase #6: Limite 50 Km/h (Meccariello)

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E.P Vi VI VISadness

Elisabetta Meccariello (Pescia, 1983) ha scritto racconti calcistici per il blog In Zona Cesarini e ha pubblicato la serie di micronarrativa False Finestre sulla rivista letteraria Poetarum Silva. Ha partecipato inoltre all’antologia Odi edita da Effequ. Fa parte del collettivo di cinema e narrazioni In fuga dalla bocciofila. Oggi esordisce su Verde per la sesta puntata del Scenicchia Full Showcase (racconti apparsi sul Corriere Fiorentino ed editati da Vanni Santoni).

Chiama ieri il Commissario in redazione, la voce un po’ arrocchita da fumo e alcol. Dice che non crede più a niente, che si aspettava il supporto di tutti i fan di Verde in questo brutto affare dei troll e delle recensioni negative alla pagina (fatte da giovani chiaramente adescati dietro chissà quali promesse). E invece niente, silenzio dai follower, silenzio dai lettori. “Come se Garibaldi comandasse una carica e voltandosi scoprisse di essere stato abbandonato”, queste le sue parole frammiste al pianto. Gli facciamo presente che mo tutte le combriccole e le scenicchie sono un po’ prese dagli scossoni post Firenze Rivista (notizia di ieri l’assalto al quartiere San Lorenzo di cellule affiliate a C****A, scene brutte di cui non vorremmo sentire parlare, oppure che vanno raccontate meglio boh), ma niente può confortare un Commissario deluso. Ieri Luca Marinelli, stanco di vederlo steso sul letto ad ascoltare vecchi dischi dei Sottotono, ha provato a scuoterlo con un paio di ceffoni e poi pure con le cattive. Alla fine gli ha lasciato la minestra sul comodino e un biglietto a nome di tutta la redazione con su scritto: Per quanto tornerai in te. Il contenuto del biglietto è per un altro giorno.

L’illustrazione di oggi è della nostra amata E.P VI VI VI.

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Scenicchia Full Showcase #5: Follonica (Pasquini)

Abbiamo spedito Quaranta in visita ufficiale a Firenze per toccare con mano lo stato dell’arte letteraria. Dopo aver mancato il contatto con il nostro agente infiltrato sul campo, Francesco ha fatto perdere le proprie tracce e le poche notizie che ci giungono a suo riguardo non fanno sperare in bene (reperto A e reperto B).
Per tentare di rimediare, continuiamo con la rassegna Scenicchia Full Showcase, spiegata bene bene in questo editoriale qui.
Reduci negli ultimi giorni da infami attacchi di una squadra di troll fan di Dr. Who (inutile agevolare link dato che la questione è ovunque sulla nostra pagina, no dai scherzo, agevolo) ricordiamo ai nostri lettori e potenziali haters che Scenicchia is not a casta like Holden, Scenicchia remembers, Scenicchia mena.
Ospite di oggi Daniele Pasquini, nato in provincia di Firenze nel 1988. Lavora nel campo della comunicazione culturale, ha collaborato con varie testate giornalistiche e ha fatto parte di Riot Van. Per Intermezzi Editore ha pubblicato il romanzo Io volevo Ringo Starr (2009), il romanzo breve Le rockstar non muoiono mai (2012) e la raccolta di racconti Ripescati dalla piena (2015).
Illustrazione della sempre fantastica EP VI VI VI che ringraziamo infinitamente.

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Scenicchia Full Showcase #4: Such a silly boy (Bendinelli)

Benedetta Bendinelli (Lucca, 1985) nasce nella provincia toscana, cresce nei dintorni, studia nella capitale inglese (Saint Martin’s College of Art and Design) e torna in provincia.
Prima fotografa (attiva dal 2009 al 2016) e poi tardiva scrittrice freelance, si approccia alla forma del racconto breve attraverso la rivista Streetbook Magazine, rivista free-press fondata a Firenze nel 2015. Parallelamente partecipa al blog fiorentino Vai A Quel Paese: Go Face Yourself, il primogenito progetto dell’Associazione Cultural-Editoriale ThreeFaces, che si dedica alla narrativa di viaggio (Viaggio in Messico, racconto uscito in dieci capitoli). Tra i brani pubblicati per Streetbook Magazine: i racconti in forma breve Eraclito (2015), Olivia + Victor (2017). Gli articoli Sette Buoni Motivi per Appassionarsi al Cinema Francese (2015), CinqueMotivi per Appassionarsi al Cinema Greco (2017). Intervista a Gabriele Romei: Una birra di Mattina, offre RMOGRL8120 (2017).
Nel 2016 esce L’uomo che Misura le Ombre, racconto breve per la rubrica Racconti d’Europa, in un uscita con il Corriere Fiorentino, inserto del Corriere della Sera. In uscita a Settembre 2017 la pubblicazione per il libro The Ground Tour Project dove partecipa con un racconto ambientato a Firenze L’Unico Posto al Mondo – The Only Place on Earth. Collabora fin dalla fondazione con il team editoriale della rivista StreetBook Magazine.
Con Such a silly boy, quarto appuntamento di Scenicchia Full Showcase, la ricognizione del futuro canone fiorentino selezionato da Vanni Santoni per il Corriere Fiorentino, è per la prima volta su Verde.
Illustrazione di EP VI VI VI.
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Scenicchia Full Showcase #3: Giuncarico – Gli aiutanti di papà (Mazzanti)


Ieri eravamo alla bellissima presentazione del libro di Emanuela Cocco. Sono successe cose pazzesche, prossimamente ampio resoconto video-fotografico (qua un assaggio). Intanto non ci lasciamo distrarre dalla rutilante mondanità e continuiamo a far rivista con umiltà e la consueta pacatezza.
Ecco il terzo racconto della Scenicchia Full Showcase, i racconti del futuro canone fiorentino editati e curati dal sommo Vanni Santoni (lo ricorderete per questa famosa recensione, ormai cult). Dopo Simone Lisi e Francesca Corpaci oggi con noi Ferruccio Mazzanti con un bel racconto senza titolo, o magari ce l’ha, intanto gli affibbiamo noi questo provvisorio, se l’autore avrà qualche rimostranza sa dove trovarci, yo. Com’è? Il Corriere Fiorentino può affibbiare titoli brutti (“L’Infanzia a Giuncarico con un padre padrone”, ma che davvero?!?) e noi no? Se è una sfida, cari amici del ‘Orriere, ‘onsideratela accettata.
Illustrazione strepitosa di  EPVIVIVI.
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Liminal Personae #6: Gregor R

Liminal Personae nasce dalla necessità primordiale di osservazione e metabolizzazione del mondo, nello spazio e nel tempo presente. Nella ciclicità dell’archetipo e del simbolo ritroviamo nei gesti degli altri noi stessi, la nostra storia, e cerchiamo più o meno consciamente di sfruttare l’empatia come una sfera di cristallo, per scoprire quale sarà il prossimo passo. Ogni giorno tre lingue si articolano nella mente di S.H. Palmer. Le influenze dell’una ricadono sulle altre due e così in un moto perpetuo la scrittura e la comunicazione salgono a spirale, “per schiantarsi al suolo perpendicolari all’asse del mio respiro.”
Il nome della rubrica è un omaggio esplicito alla professoressa Clara Mucci. La sesta puntata (qui le precedenti), è stata scritta “in memoria di Gregor R. trovato senza vita nel suo appartamento (accanto al mio) la notte del 15 di agosto del 2018. Da quanto tempo giacesse lì, non ci è dato saperlo. Dal balcone di casa lo avevamo intravisto l’ultima volta una settimana prima, mentre andava a fare la spesa.”
L’illustrazione è di
EPVIVIVI.
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Scenicchia Full Showcase #2: Puntare in alto (Corpaci)

“There are these two young fiorentinian writers speaking about Vanni Santoni along, and they happen to meet an older fiorentinian writer the other way, who nods at them and says “Morning, boys, how’s the scenicchia?” And the two young writers aspire h on for a bit, and then eventually one of them looks over at the other and goes “What the hell is scenicchia?”
This is a very funny story that Gabriele Merlini always told in Caffe Notte and FirenzeRivista but it’s also very deep and serious for us, because we know, as you all know, that we have the responsability to have coniated the word scenicchia but we are really happy that our friends in Firenze understood that we didn’t mean to offend anybody and as once Lavinia Ferrone told us “The florentinian writers are very happy to join this expression”, and so here we are but the question remained: what the hell is scenicchia? We are trying to answer publishing The Scenicchia Full Showcase, a group of short stories that Vanni Santoni selected for the Corriere Fiorentino, written by the best authors that Firenze can offer nowadays. Last week we read Simone Lisi, today we are very proud to rehost Francesca Corpaci with the really great short story Puntare in alto (what Francesca and all of us are trying to do).
The illustration is from our Madre Superiora EP 666.
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Settembre 2018: Guacamole Comunicato non ufficiale interno #3

Il tempo passa, cambiano le cose, le abitudini logorano ed è un attimo che quelli di Verde, proprio loro, si dimenticano di aggiornare il blog il primo settembre, da sempre il loro capodanno. Com’è possibile? Beneficio del dubbio alla redazione: non è stata una dimenticanza ma una serie sfortunata di eventi imprevisti Frau è partito Quaranta al lavoro D’Antuono in vacanza da una vita Marinelli che fa quel pezzo di cane di Marinelli? E Felici? Possibile che nessuno ci aveva voglia?
Capodanno allora, il giorno dei buoni propositi. Due anni fa ammettevamo di avere un problema che in qualche modo abbiamo affrontato. L’anno scorso vi supplicavamo: basta stupri (e stranamente ci avete ascoltato). La preghiera di oggi è: non potete chiederci di recensire il vostro romanzo, l’avete capito o no che negli A colpo sicuro di Verde parliamo di libri che non abbiamo letto e che non abbiamo intenzione di leggere ma di insultare fuori dal merito? È abbastanza chiaro? No che non lo è. Vediamo quante altre volte toccherà ripeterlo (cose da pazzi). Qua intanto si vota per la prossima non recensione, rendetevi utili in qualche modo.
Siamo stanchi ragazzi, è stato un anno pazzesco, stretto tra scenicchie, polemichette, memicchi, scazzi ferocissimi con il nostro pubblico sempre più distante, incontrastata ma faticosa egemonia nell’ambiente, tanti cari amici e livelli di scrittura mai così elevati (un solo esempio? Chiaramente Raimondo Maniero, dodici mesi fa qui). Non ci siamo fatti mancare niente, e la sedicente Redazione Ombra Guacamole ne è la dimostrazione: con tutti i problemi che abbiamo, ci mancavano le prediche, le morali e le lezioncine di questi “misteriosi” untorelli diciannovisti su come fare rivista. A noi, quelli di Verde! Manco fossimo Narrandom o Lahar Magazine.
E sapete perché non le siamo? Perché loro non sono così stronzi da dare spazio a enormità come questo Comunicato non ufficiale #3. Ve lo immaginate Giulio Fenelli autorizzare la pubblicazione di una tale congerie di menzogne? Noi no, acciderbolinarcazzo. E in ogni caso sì, Luca Carelli è Luca Carelli ed è tra i fondatori di Verde (memento mori), sì, la DanteVirgili’s clarks gang è una cosa serissima e non si discute e sì, avete ragione, serve una donna in redazione. Invitiamo le nostre lettrici a candidarsi qui (verderivista@gmail.com) e non A colpo sicuro.
Per fortuna c’è E.P VI VI VI, nostra Signora del Male (sempre sia lodata), unica consolazione di questa lit-vita amara. Con lei sempre A colpo Sicuro. Anche domani A colpo sicuro. Ricordate di fare gli auguri a Jacopo Marocco: oggi è il suo compleanno, rileggete almeno uno dei suoi racconti e andrete A colpo sicuro. Idem con il nuovo numero dell’Irrequieto.
Con immutato affetto e imperitura stima, SCRATCHY SCRATCHY YO BRO!
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Liminal Personae #4: Guglielmo

Guglielmo è la quarta puntata di Liminal Personae, la rubrica di S.H. Palmer che “nasce dalla necessità primordiale di osservazione e metabolizzazione del mondo, nello spazio e nel tempo presente. Nella ciclicità dell’archetipo e del simbolo ritroviamo noi stessi, la nostra storia, nei gesti di altri, e cerchiamo più o meno consciamente di sfruttare l’empatia come una sfera di cristallo, per scoprire quale sarà il prossimo passo. Tre lingue si articolano nella mia mente ogni giorno. Le influenze dell’una ricadono sulle altre due e così in un moto perpetuo la scrittura e la comunicazione salgono a spirale, per schiantarsi al suolo perpendicolari all’asse del mio respiro.
Il nome della rubrica è un omaggio esplicito alla professoressa Clara Mucci. Liminal Personae è stato uno dei testi più belli che abbia avuto tra le mani nel periodo universitario, ne ho ancora una copia nell’armadio, a casa di mia madre.”
Per Palmer, shakespeariana per scelta, la gelosia non esiste: “il mondo delle passioni e degli accadimenti di Shakespeare è rassicurante. Lo capisco solo ora, davvero.”  L’illustrazione è di E.P. VI VI VI.

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I manieristi (2/5): Era come vedersi

Primi bilanci dopo tre mesi di polemichetta e di dibattito sulla nostra fine (qui tutto, solo per completisti), in attesa dell’8 giugno e della fase tre: fuga di nostri autori verso Crapula (prima Quaranta, poi Marinelli, adesso Frau), Commissario scomparso, Paolo che forse smette di scrivere e/o lascia Verde, addio Vinicio Motta, un numero imbarazzante di memicchi (link non agevolabili, stiamo provando a raccoglierli ma sono davvero troppi e d’altra parte in redazione non c’è più nessuno), scenicchia parola del 2018 per l’Accademia della Crusca, Zandomeneghi In fuga dalla Bocciofila (e il film più bello della storia del cinema?). A questo punto della storia succede qualcosa: e invece no. Ci rimarrebbe soltanto Raimondo Maniero, ma I manieristi, la cosa migliore successa a Verde negli ultimi mesi, è ormai agli sgoccioli, questa potrebbe essere l’ultima volta (continuerà su Crapula?).
Nelle puntate precedenti: la parte cazzona: tre blogger falliti covano rabbia e rancore nei confronti della scenicchia romana e delle scenicchie in generale, pur non guardando a quella fiorentina. Nelle puntate precedenti: la parte seria: interpolazioni e congegni fantastici (ma non a questi livelli).
L’illustrazione è di E.P VI VI VI, la cosa migliore successa a Verde da sempre.
Stasera saremo al Towel Day (qui evento Fb). Non abbiamo ancora capito come e perché, ma ci fidiamo di Guida Quarantadue (che indovinate un po’ dove potete leggere adesso?).
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