Nelle sei puntate precedenti abbiamo grosso modo scoperto che Federico Franti è il cantante e chitarrista dei Fiacchi Franti, gruppo fondato nel 1977 e in attività, tra bassi e bassissimi, fino al 1989 (in seguito, probabilmente a causa del nome, l’oblio degli anni Novanta). I fanatici della band si contano sulle dita di una mano calata in un tritarifiuti, pochi ma concordi nel ritenere che il gruppo avrebbe meritato di più. Possibile che non ci sia nessuno a cui facciano serenamente (o meno) schifo? La settima puntata di Desideri Infranti, di Pierluca D’Antuono, serve fondalmente a dire che sì, qualcuno c’è e noi l’abbiamo trovato: si tratta di Benny Parollo, che nell’agosto del 2006 scrisse su BRV Rock del fantomatico ritorno dei Fiacchi.
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DESIDERI INFRANTI (PARTE VI)
Sesta puntata di Desideri Infranti, la parte del flashback: Federico Franti deve trascorrere una notte solitaria in una città sconosciuta che il giorno dopo ospiterà il concerto dell’atteso ritorno del suo gruppo, i Fiacchi Franti. Vaga nelle strade deserte alla ricerca di un bar aperto, incontra due strane e inquietanti figure davanti a una farmacia e torna con la mente a trent’anni prima. Cos’è successo alla vigilia della uscita di Grigio 29? Di Pierluca D’Antuono.
DESIDERI INFRANTI (PARTE V)

D.C. Guasconi, foto di scena dal film Fratelli – Una storia vera (Josif Michail Vardiashvili, 1990)
Quinta puntata di Desideri Infranti: è il 14 agosto 2006, la vigilia del ritorno sulle scene dei Fiacchi Franti, gloriosa e sconosciuta band fiorentina fondata nel 1977 da Federico Franti. Il chitarrista vaga nelle strade della città che non conosce alla ricerca di un tabaccaio aperto. E chi ti incontra invece? Di Pierluca D’Antuono.
DESIDERI INFRANTI (PARTE IV)
Quarta puntata di Desideri Infranti, la saga di Federico Franti raccontata da Pierluca D’Antuono: cosa è successo ai Fiacchi Franti dopo il quasi scioglimento del 1985? La parola a Roberta Cataldo.
DESIDERI INFRANTI (PARTE III)
Desideri Infranti, terza puntata: un uomo allo specchio in una notte di estate, un presente incerto e un passato ingombrante alle spalle, un futuro oscuro che segue i passi di un pacchetto di Lucky Strike rosse, in una città ostile e ignota. Di Pierluca D’Antuono.
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DESIDERI INFRANTI (PARTE II)
Un uomo è immobile davanti al lurido specchio del lurido bagno nella lurida stanza 29 della disgustosa Pensione Italia: è Federico Franti e a quanto pare è un musicista. Anzi, di più: è il leader dei Fiacchi Franti, “il gruppo più amato e celebrato dai musicisti e dagli addetti ai lavori, il meno noto e ascoltato dal grande pubblico.” Nella seconda puntata di Desideri Infranti cominciamo a scoprire qualcosa del passato di Federico: a raccontare è Pierluca D’Antuono (o forse Isabella Dovalli, non abbiamo capito bene).
DESIDERI INFRANTI (PARTE I)
Prima spaccatura importante all’interno della redazione di Verde sul programma da seguire per il mese di agosto: i santamerrianni hanno proposto una lunga retrospettiva tesa a dimostrare l’esistenza di convergenze estetiche tra i lavori di Srđan Spasojević, Riccardo Baricco e Umberto Smaila; i posariani avrebbero voluto scrivere poesie stupide per un mese, ma poi in seguito alle pressioni dei piccolini hanno ritirato la mozione sostenendo che non esistono poesie stupide; fosse stato per i palmeriani (oramai in conclamata crisi da foglio verde) avremmo dovuto pubblicare una serie di articoli vuoti intitolati Schweigen ist sexy con fotografie nere a tutto schermo; Vinicio Motta è rimasto chiuso in bagno per tutta la riunione (vai a sapere perché) e la corrente di Andrea Frau si è astenuta, suggerendo di tenere aperto soltanto la domenica per la differita della conversazione settimanale di Marco Pannella su Radio Radicale. Alla fine naturalmente c’è stato il consueto golpe dei carelliani (buoni quelli), che hanno requisito il blog (la vecchia password verderivistablog è stata sostituita) e hanno deciso che ogni lunedì pubblicheremo a puntate il racconto inedito Desideri Infranti, firmato dal badogliano Pierluca D’Antuono (che a scanso di equivoci, per dire la persona, è diventato carelliano pure lui). E il martedì, il mercoledì, il giovedì e il venerdì? avrebbero voluto domandare i marinelliani. Ma non l’hanno fatto e sono ancora vivi.