Giovanni Pianigiani, regista, nato a Trieste nel 1962, laureato con una tesi sulla trilogia dei morti viventi di George A. Romero, ama l’heavy metal, il grindcore e la grappa slovena di 50 gradi. Ha lavorato molto come documentarista per la Rai, con lavori sul metal (i Rhapsody), il piercing, i tatuaggi, le preghiere mussulmane, la nascita della Croazia e della Slovenia, la comunità serba di Trieste e i gruppi rock sempre di Trieste. Ha scritto un certo numero di sceneggiature porno e dialoghi per soap opere. Ha insegnato sceneggiatura nelle scuole medie. Negli anni Ottanta ha girato a Bologna un piccolo gruppo di film underground in super 8, oscillanti tra John Waters e il lambrusco. Esordisce nel lungo con Nella notte in co-regia con Lorenzo Onorati, di cui ha scritto anche il soggetto e la sceneggiatura. Sono seguiti Red Midnight (episodio Pilgrimage), Darkness Surrounds Roberta, La canzone della notte, Finché morte non vi separi (episodio Embryo), P.O.E. – Poetry of Eerie (ep. Gordon Pym in co-regia con Bruno di Marcello), il fetish grindcore iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, l’horror ChristmaZ (con Bruno di Marcello), il corto horror–pov Berenice assieme a Stefania Visconti, il corto L’altro degli ultimi giorni in co-regia con Andrea Neami e Davide Skerlj (video-arte sulla Prima Guerra Mondiale), tra horror, giallo, erotismo, musica, solitudine. E infine scrive nelle poesie tutte le cose che non possono entrare nei film e che arrivano dalla vita.
Giovanni è presente nei numeri 6 e 25 del cartaceo di Verde. Con i due racconti de Il ciclo di Unika è per la prima volta sul blog.
Illustrazione di Anita Pankoff (Ragazza imbronciata).
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