Vomito

Ieri alle ore 21:23, la redazione riunita in videoconferenza riceve una strana chiamata. La voce all’altro capo di Skyipe dice di essere il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Chi?”, dice Luca Marinelli, che viene immediatamente estromesso dalla chiamata.
“Fermi tutti”, salta su Quaranta, “Lei non è affatto Giuseppe Conte, al massimo può essere Dario Ballantini che imita Conte. Io sono un esperto di queste cose. Non me la si fa.”
“E va bene”, dice la voce, “sarò chi volete che io sia.”
Dopodiché compare un link nella chat condivisa. Porta ad una pagina worpress chiamata Vomito. Segue una trascrizione fedele delle parole dell’uomo al telefono:

“In piena emergenza democratica da quarantena, quelli di Verde hanno avuto l’ennesimo colpo di genio: hanno creato il primo esperimento sociale della storia della Litweb, l’unica rivista letteraria che abbia un senso dopo il fallimento dello sciopero delle riviste. Prendiamo atto e creiamo questa vetrina senza filtri editoriali in cui chiunque può pubblicare. Questo ovviamente porterà alla sconfitta di tutte le riviste. È la dimostrazione dell’inutilità… E mentre lo dico, penso in particolare a S*** *****a c***a, e B**m e i coglioni di E***** Rivista…”

“A me pare, signor Presidente, che lei sappia un po’ troppe cose sulle riviste online…”, interviene Felici tutto sospettoso; e poi aggiunge: “Chiaramente si deve annoiare parecchio pure lei in questi giorni eh eh eh”. Ma all’altro capo, più niente.

Dunque, come funziona Vomito? Facile: ecco le istruzioni

     1. Cliccate qui o andate sulla pagina https://vomitobierde.wordpress.com/ e seguite le istruzioni del post in evidenza. Le credenziali d’accesso sono le seguenti:

          nome: vomitolibero@gmail.com

          password: vomitolibero2020

     2. Una volta dentro, in alto a sinistra troverete il pulsante “+ scrivi”.

     3. Autopubblicate il cazzo che vi pare

    4. Se vi ricordate di fare il logout è meglio

    5. Se non avete un cazzo da fare, potete leggere i racconti caricati dagli altri.        Oppure farvi i cazzi vostri.

L’illustrazione qua sopra è di Claudia D’Angelo. Ce l’abbiamo solo noi.

 

One thought on “Vomito

  1. Pingback: Trash Vague #4: Vivere centotrenta anni (Jacopo Marocco) | La Nuova Verde

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