
Zurigo, veduta aerea
Il lungo e impegnativo dibattito sulla chiusura di Verde è alle ultime battute (qui lo trovate tutto). Chiede la parola Paolo Gamerro, rientrato di corsa da Zurigo non appena raggiunto dalle notizie sulla crisi. Il suo breve intervento, solo in apparenza leggero, centra il punto della questione: i “nondetti” (e la bresaola) dell’editoria indipendente e della neolitweb millennial toscana e non.
La redazione intanto, fino a nuovo ordine, è convocata in assemblea permanente.
Ok, che Pierluca, il “commissario”, nell’ultimo periodo sia cambiato, è innegabile. (Si è comprato le Converse rosa, per dire.)
Che ci siano dei nondetti tra Verde, Crapula, L’Inquieto (sapete per esempio che il fondatore di questo blog non è una persona sola ma due ometti bassi bassi messi l’uno sull’altro? Ecco uno dei segreti che mi rivelò ai tempi il commissario), Carie, Cadillac e soprattutto Narrandom (dove se non vieni dall’edilizia non ti fanno pubblicare) è chiaro.
Quello che rimane fumoso è perché Pierluca, durante una delle nostre telefonate, mi disse di scappare all’estero. Gridò salvati almeno tu; mi aveva già comprato un biglietto per Zurigo solo andata. Alla stazione svizzera avrei incontrato uno della lit-web o dell’editoria indipendente che mi avrebbe spiegato usando esclusivamente parole difficili. L’unica cosa, FONDAMENTALE, era che per far sì che tutto andasse per il verso giusto, io non sarei dovuto scendere dal treno come tutti, ossia dalle porte, ma avrei dovuto fracassare un finestrino a testate e buttarmi giù come un salame col treno in ancora in corsa. Quelli dell’editoria indipendente avrebbero capito. Era un altro nondetto da rispettare. Era il segnale.
Quelli dell’editoria indipendente li riconosci subito perché hanno un turbante in testa e portano maglioni fatti di bresaola.
CONTINUA (qui tutti gli interventi)